L’album delle facce presenti ieri sera a Fosso Imperatore, con Piero De Luca e Andrea Annunziata per parlare di ZES per volere del presidente Coifim Gambardella, non era completo. A sinistra c’erano Di Maio (interlocutore da sempre degli industriali di Fosso Imperatore), Fortino e più distanti Petrosino e Scarfò in rappresentanza del PD. Naturalmente c’era il presidente della Provincia Strianese. Socialisti con Bottone, Iannotti padre e figlio, Zarrella ma con un’altra porzione nocerina palesemente assente. Scarseggiavano i Torquato boys (sindaco compreso assenti o quasi). Presentissima la coppia De Nicola-Arena (non conosciamo esattamente la collocazione attuale dei due). Nessuna traccia degli ormai scoraggiati di Nocera Coraggiosa, finiti da una settimana all’altra persino fuori dal perimetro deluchiano che sembrava certo. Nessuna traccia nemmeno di calendiani e/o renziani. C’era invece la sinistra storico-imprenditoriale con Verrillo, più il Carisal Fasolino. Mancavano sei assessori su sette e magari ciò, oltre a chiarire una certa freddezza di rapporti in famiglia amministrativa, prefigura qualche sorpresa sulla stranissima vicenda della convenzione (non vi anticipiamo niente). Gambardella poneva l’accento su quel che manca alla zona: in primis fognatura e fibra. De Luca declamava cose e emendamenti portati a casa da parlamentare. Annunziata parlava da padre nobile che occupa con astuzia e competenza l’ennesima poltronissima, togliendo ogni speranza sulla via della seta ma esaltando la possibilità di inserirsi, tra porti e logistica, nel corridoio europeo 5 che parte di Helsinki (scendendo a cose più fattibili sottolineava la necessità di collegare ancora meglio i centri di snodo di Marcianise e Nola con Fosso Imperatore e i porti del Mar Tirreno). Tutto molto interessante, ma con l’interrogativo politico di fondo: chi sarà il candidato sindaco del centro-sinistra a Nocera nel 2022 tra De Maio e Petrosino ? E ancora: i civicissimi torquatiani dove sbarcheranno stavolta ?
Autore
