Il Teatro cerca Casa nell’era covid si apre alla dimensione virtuale. L’iniziativa ideata dal drammaturgo Manlio Santanelli, che da dieci anni ha sperimentato e sperimenta spazi più intimi, come le case, per avvicinare la parola teatrale e lo spettatore, prova a mantenere la stessa mission anche in tempi di pandemia: per rompere l’isolamento e riprendere il dialogo forzatamente interrotto, propone spettacoli attraverso i nuovi ‘mezzi’ digitali. Nasce la rassegna online Il Teatro ritorna a Casa , con quattro appuntamenti dal 30 aprile al 21 maggio, tutti i venerdì, in diretta streaming alle 21 sulla piattaforma educativvu.it. Un modo per provare a lanciare il cuore oltre l’ostacolo.
“Il teatro online- racconta Manlio Santanelli, ideatore di questa rassegna – è un surrogato del teatro, per noi è solo un modo di intrattenere e ristabilire un contatto con il pubblico, ma non può sostituire il teatro dal vivo o la performance dell’attore difronte al pubblico.
E’ uno dei quei “rimedi minori del male …” – continua ironicamente – Nel momento in cui non si può esercitare un’attività diretta si ricorre a un percorso diverso per arrivare in qualche modo allo stesso risultato. Noi abbiamo sentito il bisogno di aderire a questa piattaforma, nata per le scuole, che ci ha dato possibilità di dar vita a una piccola rassegna e così permettere al Teatro Cerca casa di non perdere la connessione con il nostro pubblico, il nostro passato, con i nostri dieci anni di attività. Io la considero un ponte che ci traghetterà dal prima al dopo Covid”
I QUATTRO APPUNTAMENTI
In apertura della mini rassegna venerdì 30 aprile, ore 21, il direttore artistico Manlio Santanelli con la sua consueta ironia presenterà il nuovo progetto del Teatro cerca Casa. A seguire il primo spettacolo La Venere dei terremoti, adattamento dell’attore e regista napoletano Roberto Azzurro dell’omonimo racconto dello stesso Manlio Santanelli. L’incontro tra il tristanzuolo geometra Luigino Impagliazzo e la procace Fortuna Licenziati – donna del boss del quartiere Sanità – vive sullo sfondo di una Napoli che, con le sue impervie e affascinanti strade di città vivace e coinvolgente, diventa nella lingua di Santanelli, metafora di una donna allo stesso tempo intrigante e pericolosa.
Il 7 maggio, sempre alle 21, si prosegue con le ‘eco note’ di Maurizio Capone, fondatore di Capone & BungtBangt, una delle eco band più importanti al mondo. Le canzoni del recital Junk solo esprimono l’amore, l’impegno e il desiderio di creare ponti possibili. Gli strumenti musicali del concerto nascono infatti dalle potenzialità inespresse di oggetti in disuso: rifiuti che vivono una seconda vita riuscendo a produrre sonorità complete che avvolgono il pubblico in un linguaggio coinvolgente.
Il 14 maggio sarà la volta di Canto in casa– Canti sacri, d’amore, di lavoro, di pianto, di festa delle antiche comunità contadine lucane, con Caterina Pontrandolfo (voce) e Francesco Paolo Manna (percussioni). Canto in casa nasce dalla necessità di sperimentare, ripartendo da quel mondo del canto di tradizione orale delle antiche comunità contadine lucane, passando attraverso il loro paesaggio, le piazze, le case.
A chiudere il ciclo di appuntamenti online del Teatro cerca casa, venerdì 21 maggio Antonella Morea, protagonista del testo di Annibale Ruccello Mamma. Piccole tragedie minimali, in scena insieme a Vittorio Cataldi (fisarmonica e violino), con la regia di Gerardo D’Andrea. Morea interpreta il testo dell’artista stabiese dando corpo a una sorta di paradigma degli orrori che tre figure materne perpetrano nei confronti di figli reali o immaginari.
Per partecipare agli eventi è necessario prenotarsi attraverso il sito https://educativvu.it/site/teatrotorna/ e, con un contributo (di 20, 35 o 50 euro) a sostegno delle attività dell’associazione il Teatro cerca Casa, si può accedere alla visione dei quattro spettacoli e a tutti i servizi di Educativvù per un mese.