Sono in pieno svolgimento e per ora non escludono alcuna pista le indagini sulla morte di Grazia Severino, 24 anni, studentessa universitaria di Pompei deceduta per gravi ferite d’arma da taglio all’addome e sul cui corpo sono state trovate tracce che in un primo momento sono state ricondotte a un’aggressione di tipo sessuale.
La giovane è stata soccorsa nell’area box auto di un condominio di via Carlo Alberto, prima traversa, ma viveva ad alcune centinaia di metri di distanza, in via Plinio, ai confini con Torre Annunziata. La frattura di entrambe le caviglie, riscontrata dai medici, sarebbe dovuta ad una caduta dal quarto piano dello stabile dove poi il corpo è stato trovato. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dalla procura di Torre Annunziata, pm Antonio Barba.
Secondo le indiscrezioni provenienti da parenti di Grazia, l’ipotesi più attendibile sarebbe proprio quella del suicidio, con coltellate inferte da sè.