I costituzionalisti sono a avoro, sollecitati dagli ambienti governativi. Spaventa la situazione venutasi a creare con la decisione della Corte Costituzionale, decisione che interviene sui bilanci preventivi e che nuoce a tantissimi comuni della penisola a livello di conti. Chi partendo dai debiti fatti da altri facendone tecnicamente altri, mutui su mutui diciamo, non dorme sonni tranquilli.
Rischia parecchio anche Nocera Inferiore, che parte da una posizione di pre-dissesto nota a tutti, con disavanzo di circa 50milioni di euro. Un conto è il rientro trentennale, un conto decisamente diverso è quello triennale indicato in sentenza. Facciamo un esempio pratico, riguardante Nocera Inferiore. In base alla sentenza della scorsa settimana, si tratta di sottrarre qualcosa come 12 milioni di euro, quindi di procedere a tagli sul bilancio e magari ad intervenire sui servizi p sulle iniziative (difficile ipotizzare aumenti di tributi di questi tempi) nei prossimi tre anni. Per il 2021, c’è un piccolo aiuto, cioè il dichiarato avanzo di bilancio di circa 1,8 milione di euro. Ma per 2022 e 2023, c’è da rientrare per circa 3milioni all’anno, un’eredità già scomoda per l’amministrazione che verrà. Cosa può succedere ? Una norma tecnica del Governo, che però rischia di andare a sbattere nuovamente contro la Corte Costituzionale. Oppure l’immissione di tanti soldi, con Roma chiamata a porre riparo a tante situazioni che rischiano di travolgere i Comuni.