Tra il sottoscritto e l’assessora tecnica all’ambiente di Nocera Inferiore, il rapporto è limitato a saluti normalissimi nelle rare volte d’incrocio. Avrei persino da dire su certi aspetti del suo modo di far l’assessore. Ma leggendo sui social l’attacco avuto da un consigliere comunale di maggioranza, mi è venuta voglia di scrivere: volendo scegliere (non dovendo, non c’è per me alcun obbligo), Fasanino Nicoletta tutta la vita.
Con un consiglio: chieda al sindaco, pur essendo componente tecnica dell’amministrazione, di convocare una riunione di maggioranza, subito dopo, in caso di permanenza in maggioranza di chi l’ha attaccata in malo modo, dimettersi con eleganza. Una parte dell’attacco è francamente da scherzi a parte: la Fasanino non è di questa città. Sommessamente ricordiamo che è cresciuta a Nocera Superiore e vive, crediamo, a Mercato San Severino. Considerato che un assessore è di Roccapiemonte, che due abitano a Pagani, che in consiglio c’è uno nato a Nocera Superiore e che innanzitutto siamo in Europa, non capiamo questa distinzione etnica, soprattutto quando alle porte si prefigura una candidatura a sindaco dall’altra Nocera, con appoggi trasversali e con la beata e ormai risibile scusa di volersi battere per la fusione.