Medico o avvocato ? Da qui non si scappa, salvo clamorose sorprese. Il prossimo sindaco di Nocera Inferiore non si sa chi potrà essere ma di sicuro il raggio d’azione professionale è ben delineato: o medico oppure avvocato, tertiur non datur. Da quando c’è l’elezione diretta del sindaco, anni novanta del secolo scorso, Nocera Inferiore ha avuto le seguenti “professioni” alla guida della città: medico Matteo Forte, avvocato Aldo Di Vito, avvocato due volte con Antonio Romano, avvocato due volte e un giorno Manlio Torquato.
E adesso ? Ovvero tra un anno? Avvocati aspiranti nel Pd: De Maio e De Nicola. Avvocato per un ampio fronte e diverse liste già pronte: Lanzetta. Medico cercasi, invece, dalle parti del tavolo indigeno-autoctono: è andata male col primo contattato (pericolosamente troppo a destra e troppo protagonista per mettere tutti d’accordo), il secondo sembra un convitato di pietra (un fratellino d’arte), il terzo si spera di convincerlo a tornare in pista, quinci e quivi ci riferiamo a Francesco Salzano, ex senatore ed ex candidato a sindaco. Il resto non contava niente, non ci importava più (facciamo poco per non offendere le altre categorie), anche se sogniamo per un futuro, non immediato: se non la fantasia almeno un architetto o un ingegnere al potere.
La Prima Repubblica, nella storia meno antica, aveva altri meccanismi. Il sindaco veniva scelto tra i consiglieri dai partiti, regnavano in superiorità numerica i medici, prima quasi tutti DC e poi in discreta parte PSI, quasi tutti silenziosi per i 5 anni di consigliatura, il loro dovere l’avevano già fatto, il portar voti dei mutuati a iosa. Gli avvocati, comunque pesano. Perlustrazione degli ultimi 50 anni: medico democristiano Arcadio Siciliano, avvocato scafatese comunista Alfonso Volino, medico democristiano Antonio Guerritore, avvocato indipendente comunista Giorgio Barbarulo, avvocato democristiano Raffaele Celotto, medico socialista Rocco Caiazza. C’era però spazio anche per professioni diverse in versione primo cittadino: i professori democristiani e/o socialisti Salvatore Gargiulo, Franco D’Angelo, Marilita Realfonso e Franco Caso ma anche la voce “altri” riguardante i repubblicani Edmondo Cuomo, Vittorio Ruggiero e Alfonso Baio, oltre al socialdemocratico Mario Stanzione.
Il nostro parere ? Un buon avvocato può prendersi un quinquennio sabbatico dalla professione e dedicarsi all’onerosa attività di sindaco (un avvocaticchio magari tirerà a campare con mandati da assicurazioni e/0 simili), mentre un buon medico, per il bene di tutti, è meglio che rimanga a fare il medico…