Pubblicato stamattina l’avviso per selezionare nuovi destinati al lavoro precario in relazione al Piano di zona che mette assieme le due Nocera, Castel San Giorgio e Roccapiemonte. Altro che “stabilizzazioni”: non c’è più sordo di chi non vuol sentire…Una mossa legittima ma insensata, dopo che la vicenda dei 18 operatori attuali, col contratto in scadenza al 31 dicembre 2021 essendo a tempo determinato, ha messo a soqquadro politica e opinione pubblica. Ovviamente è possibile sia stabilizzare che procedere a concorso e/0 nuovo bando, una cosa non esclude l’altra, sia per fondi disponibili che per volontà legislativa partita da Roma, poi fatta propria, ad esempio, da Regioni e Asl.
La risposta è francamente disarmante: non c’è la volontà pubblica di parlare minimamente di stabilizzazioni al Piano di zona: al di là dell’avvicendarsi, questione d’attualità, dei responsabili, ossia dei coordinatori. E nemmeno di procedere a veri e propri concorsi (come la voce del padrone, nelle ore di Battiato scomparso c’azzecca, aveva sottolineato nel recente passato). Stabilizzazioni non volute, concorsi zero: ecco però l’avviso di selezione, senza date, persino proponendo un 2+1, in materia di anni, che non tiene particolarmente conto della recente risposta data dai segretari comunali in risposta ad una richiesta di chiarimenti.
Sulla vicenda, nelle scorse ore, si è nuovamente espressa Tonia Lanzetta, consigliere di opposizione a Nocera Inferiore, la prima della “politica” a sollevare una questione di ampia portata: “C’è ampia di possibilità di manovra, consentita da leggi e soldi. Si possono stabilizzare le 18 persone col contratto in scadenza ma si può anche incrementare il numero degli operatori con nuovi concorsi”.
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