Fratelli Coltelli d’Italia, almeno in città e dintorni. Il coordinatore va in giro con un abbozzo di lista, contenente appena 4 nomi (chi saranno ?). La scena principale, a sorpresa, è al momento un’altra: il girarsi vicendevolmente le spalle in atto tra senatore e deputato, roba che mette in forse le velleità di candidato vero al dopo Torquato. C’è tempo per rimediare ma,,,
Il documento critico emesso dal PD sul lento procedere dell’amministrativo, secondo indiscrezioni, è alla fine una mediazione. La prima richiesta di una porzione di partito cittadino sarebbe stata un’altra: lasciare la Giunta, quindi rinunciare alla vice sindaca. Ma un’altra porzione ha posto il problema successivo: allora andiamo all’ opposizione? Alla fine è passata la mediazione, sotto forma di critica mediazione.
Post e screenshot, coltellate personali oltre che al buon senso. Tornano le dispute social, che ormai interessano solo le singole e sparute tifoserie, tra assessora con deleghe in meno e consigliere ex coraggioso. Poi spariscono in un attimo, il tempo di porle in visione e di suscitare ilarità oltre che imbarazzo. La colpa ? Di chi per primo ha sdoganato la “social-amministrazione”, con tanto di angelus in aggiunta ai filo-diretto.
Come uno spettro torna in scena Un’altra storia, una specie di telenovela nocerina iniziata nel 2017 e mai chiarita del tutto nella trama e nei reali protagonisti. Questa settimana in Tribunale si torna qualche puntata indietro, per chiarire meglio la trama, si spera.