Dalle ricerche Invalsi emerge un quadro disastroso del livello di preparazione dei minori italiani, in particolare quelli del sud.
3 riflessioni:
1. I docenti: hanno svolto un lavoro encomiabile, però molto raramente hanno utilizzato strumenti psicopedagogici diversi da quelli classici (per esempio le tecniche attive – brainstorming, cooperative learning) etc. Più adatti per la modalità dad;
2. La dad stanca, in termini tecnici fa consumare molta più energia cognitiva agli studenti, quindi andavano rimodulate i tempi della dad;
3. Queste ricerche mancano di anima, nel senso che non descrivono il nesso che c’è tra apprendimento/attenzione/motivazione/emozioni. Ovvio che a causa della pandemia questo legame è saltato, pertanto i risultati sono stati pessimi. E non dimentichiamoci che il quoziente intellettivo dei minori difficilmente si modifica.
Nel caso a settembre 2021 si ricomincia la scuola in dad, i docenti e altri attori della scuola dovrebbero essere formati su questi delicati argomenti da specialisti!