La Madonna ha un proprio inno che ogni anno al ritorno in chiesa dalla processione il popolo scafatese intona:
“Delle vergini regina, protettrice di Scafati i tuoi figli innamorati così cantano di te: perché pura sei qual neve che si vede al balzo alpino madre il figlio tuo divino, delle vergini ti fé. Tu sei stella in terso rivo pel celeste il tuo candore, di purezza il primo fiore volle farti il tuo figliuol. Senza nube sei qual sole. Senza macchia sei qual Luna che dal cielo in notte bruna inargenta questo suol. La tua fronte è puro latte gli occhi son di tortorella, fra le donne la più bella perla sei di purità. Sotto l’ombra del tuo manto, tu ci accogli o gran regina tutti a coro la divina, canteremo tua bontà.”
Si narrano molti episodi attribuiti alle capacità miracolose della statua di S. Maria delle vergini. Tra questi si racconta che nel corso dell’eruzione del Vesuvio del 1906, si prese la decisione di portare la Madonna innanzi alla colata lavica che stava per investire la città. Accadde così che il flusso lavico si fermò e la città di Scafati venne risparmiata. Non un lapillo o cenere infatti colpí l’area scafatese, facendola così anche diventare un punto di accoglienza per tutti i paesi che invece ne erano stati colpiti pienamente.