Nato a Pagani, residente fino al 1992 a Cava de’ Tirreni, poi a Nocera Superiore, per circa dieci anni presta servizio nell’Esercito Italiano: dal 2001 al 2007 Massimiliano Randino prende parte a diverse missioni di pace internazionali, in Kosovo, in Afghanistan e in Iraq. Dal 31 gennaio 2009 è in forza al 183º Reggimento paracadutisti “Nembo” della Brigata paracadutisti “Folgore” di Pistoia, con cui partecipa alla sua terza missione ISAF in Afghanistan.
Il 17 settembre 2009 è tra le vittime di un attacco suicida a Kabul Due blindati Lince in servizio di scorta sono affiancati da un’autobomba: nell’esplosione perdono la vita sei militari italiani della Folgore, oltre a numerosi civili afgani.
Il 21 settembre 2009 sono celebrati i solenni funerali di stato nella Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma. Attualmente è sepolto nel cimitero comunale di Nocera Superiore.
“Dopo vent’anni di guerra, una delusione totale. L’Italia ha perso 53 ragazzi, mio figlio compreso. Non sono bastati 20 anni, forse ne dovevano trascorre altri venti. Il sacrificio di Massimiliano non è stato del tutto inutile, lui ci credeva nella missione”: lo ha detto Anna D’Amato, madre di Massimiliano. in un’intervista a Radio 24.