Continuano ad esserci interferenze sul processo della depurazione delle acque, del corretto transito di acque depurate nelle fogne e dell’eccessivo e spropositato uso di acque potabili. L’argomento dello sversamento di reflui nei corpi idrici superficiali non verrà affatto accantonato, anzi. Ho personalmente richiesto, come con Terra dei Fuochi, l’istituzione di una cabina di regia coordinata dalle prefetture territoriali al fine di attivare una task Force dedicata al contrasto degli illeciti legati alla tutela delle acque superficiali e sotterranee in modo da concentrarsi sul funzionamento ottimale del servizio idrico integrato. I protagonisti di questo patto che si andrà a formulare, se gli interlocutori lo vorranno, se il Governo ascolterà, sono i cittadini, le istituzioni, le forze di polizia, l’esercito.
Dovrà essere impiantato un sistema di informatizzazione dei dati e delle informazioni in modo da gestire rapidamente la grande mole di segnalazioni che in gran parte arriveranno dalla cittadinanza. Abbiamo in House ITER DSS gestito da SMA CAMPANIA che è una piattaforma validissima per la statistica e raccolta dati, consultabile a più livelli. Senza la presenza dei cittadini a questo patto non ritengo dunque che debba tenersi. Lo Stato in questo tempo necessita di aiuto e la cittadinanza seppur, provata, saprà dare il proprio contributo a patto che le azioni di controllo siano tangibili, mirate e multidisciplinari, coordinate da una Prefettura e con tavoli tecnici dove sono presenti rappresentanze civiche formate e consapevoli di ciò che si sta parlando e affrontando. Solo insieme possiamo contrastare questo fenomeno.