“Sono preoccupato per le supplenze per sostituire chi non ha il Green pass. Ci saranno Regioni in cui tutto piu’ o meno funzionera’ e altre dove all’appello per il vaccino manca ancora piu’ del 20 per cento del personale”.
E’ il timore espresso da Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’, in merito al certificato verde per i professori. Secondo Giannelli si corre il rischio che i supplenti debbano “prendere servizio senza sapere se l’insegnante che sostituiscono il giorno dopo si presenta col tampone. La sospensione per chi non ha il green pass scatta solo dopo quattro giorni di assenza ingiustificata. Ma supplenze senza la certezza delle durata non le accettera’ nessuno”.
Per il presidente dell’Associazione nazionale “l’obbligo di vaccinazione sarebbe stata una soluzione” e aggiunge una proposta “si potrebbe, in sede di conversione del decreto del 6 agosto, prevedere che chi non ha il green pass venga sospeso per quindici giorni e sostituito da un supplente”.
E alla domanda se vuole una sanzione per i professori senza Green pass ribadisce: “Non e’ una sanzione. Chi non ha il green pass e’ come se non fosse piu’ abilitato al suo lavoro, perche’ il green pass e’ un requisito per i dipendenti della scuola. Se nei quindici giorni fa il vaccino o il tampone, riacquista il requisito”.