L’architetto Ruocco, in nostra presenza messa nero su bianco, ha verbalizzato con somma maestria e pazienza il contenuto della Commissione Urbanistica incentrata sull’annosa e scottante questione Villa dei Fiori, ovvero al progetto di ampliamento della struttura socio-sanitaria, che prima di aver la benedizione finale dalla Regione deve necessariamente passare per un atto indispensabile del consiglio comunale: la dichiarazione di pubblica utilità della struttura. L’amministrazione, è bene ribadirlo, non può procedere ad alcuna concessione di variante al Piano Urbanistico, ma non può rimandare, esortata da Tar e Regione, ad esprimersi sulla pubblica utilità, dopo la delibera di giunta che risale al 2017 e l’istruttoria degli Uffici Lavori Pubblici che propendono in tal senso. Non basta però la semplice delibera di giunta, prodotta 5 anni in piena campagna elettorale (a buon intenditore…) ma occorre “un’espressione significativa di volontà”, ovvero c’è bisogno di una scelta politica, di un voto dell’intero consiglio comunale.
L’altra sera in Commissione c’erano Ciro Amato e Mario Prisco per l’amministrazione. Il presidente Luciano Passaro. Per la maggioranza Paolo De Maio e Nello Rosati, per la minoranza Tonia Lanzetta. Il presidente Passaro, che ha fatto verbalizzare la necessità di conoscere esattamente il fabbisogno socio-sanitario (in pratica se l’ampliamento è giustificato), ha chiuso così: “La Commissione ha lavorato bene, in maniera seria e molto approfondita. Ma ora ci fermiamo qui, sull’ampliamento di Villa dei Fiori, che conosciamo tutti noi nocerini per l’importante servizio alla comunità, dovrà pronunciarsi il Consiglio Comunale e dovrà farlo, visto l’intervento della Prefettura, nel più breve tempo possibile. “
Paolo De Maio ha chiesto di verbalizzare l’esigenza di conoscere dall’avvocato che ha difeso l’ente nel giudizio dinanzi al Tar un parere in più, al di là del risvolto squisitamente tecnico della sentenza. Ha espresso anche la necessità di un deliberato chiaro, sottolineando la differenza tra “prendere atto” di un parere positivo e “dichiara”, differenza che pare da poco ma che da poco non è.
Tonia Lanzetta, infine, grafici alla mano, ha evidenziato l’importanza per la città di venire a conoscenza che l’intervento di ampliamento, pur riguardante solo la parte interna della struttura, necessita comunque di uno scavo, particolare da approfondire e da spiegare dai tecnici, aggiungiamo noi, visto che si tratta di una zona per antonomasia a rischio di smottamenti e frane. La Lanzetta, trovando il sì di altri presenti, ha anche fatto notare che esiste una differenza netta, in regole e normativa, tra struttura sanitaria (non è il caso di Villa dei Fiori) e struttura socio-sanitaria.