Bomber non si è mai a caso e nemmeno a Casola, dove l’ambiziosa Scafatese del centenario in arrivo comincia la stagione ufficiale vincendo in trasferta, contro il Sant’Antonio Abate, in Coppa Italia Eccellenza. Giocatevi questo terno sulla ruota di Napoli: 37 (il minuto del gol nella ripresa), 20 (la maglia del goleador), 83 (l’anno di nascita del diretto interessato). Insomma decide Roberto Palumbo, entrato una quindicina di minuti prima in sostituzione di Simonetti: destro mortifero a punire Alcolino.
Partita vera, dai ritmi discreti. “Nasone” D’Aniello piazza in partenza gli abatesi, smaniosi di tornare a fasti passati, con un 4-3-3 accorto, che diventa 4-1-4-1 in fase di non possesso. Nella prima frazione di gioco, gol annullato per fuorigioco a Iannini e legno centrato da Tammaro. Quando difende, il Sant’Antonio trova in Tartaglione lo schermo perfetto dinanzi alla retroguardia, che ha in Iovinella l’uomo di maggior spessore. Bene Tammaro nelle due fasi, di pasta tecnica notevole Di Ruocco a destra mentre Martone, tre volte ex, fa il riferimento fisico ed esperto in avanti. De Felice procede col 3-5-2, rispetto all’amichevole con la Nocerina della domenica precedente preferisce in avanti Simonetti a Siciliano ed inverte le posizioni mediane di Giacinti e Cammarota, pedine che ruotano intorno all’imprescindibile Iannini.
Secondo tempo: prima di esaurire la benzina nelle gambe e di esser sostituito dal più svelto e tecnico Marino, Martone prova il gran colpo, chiudendo una veloce ripartenza dei suoi con un magistrale pallonetto: porta di Cappuccio non centrata di poco. La Scafatese trova spazio a sinistra con le combinazioni Itri-Carotenuto, manca però la precisione nell’ultimo e decisivo atto. (m.m.)
De Felice comincia a cambiare gli attaccanti: prima Palumbo per Simonetti, poi Siciliano per Malafronte. Molla un attimo la presa il Sant’Antonio ed ecco Palumbo far la differenza. Scacco matto, anche se per i canarini sarà sofferenza fino alla fine (Manzi e Maraucci per fortuna restano sul pezzo con esperienza e vigoria), padroni di casa pericolosi in extremis con una conclusione da sinistra di Cangianiello dopo il passaggio al 3-4-3 e l’ingresso del gioiello Varriale ancora a corto di condizione. (m.m.)
VOTI AI TITOLARI: Sant’Antonio Abate: Alcolino 6,5; Falanga 6, Iovinella 6,5 Cangianiello 6, Tumoliello 6; Apuzzo 6 Tartaglione 6,5, Cascone 5,5; Di Ruocco 6, Martone 6,5, Tammaro 6 (tra i subentrati 6 a Marino). Scafatese: Cappuccio 6; Maraucci 6, Manzi 6,5, Itri 6,5; Mejri 6, Giacinti 6,5, Iannini 7, Cammarota 6, Carotenuto 6; Malafronte 6, Simonetti 5,5 (tra i subentrati 7 a Palumbo, 6 a Siciliano)