Tante le testimonianze, una per tutte. Gian Ettore Gassani: “Poco fa ho appreso la notizia tremenda della morte improvvisa del mio Amico fraterno Antonio Sarno, uno degli Avvocati più brillanti che io abbia mai conosciuto, un Uomo arguto, dotato di saggia ironia, di modi gentili, di signorilità antica, di schiettezza graffiante, di onestà intellettuale come pochi. Antonio era un Principe del Foro, un intellettuale, uno degli ultimi rappresentanti di un’Avvocatura di prestigio della vecchia guardia, un Penalista raffinato, un vincente.
Lo conobbi quando iniziai la mia carriera forense in alcuni processi delicati per gravissimi reati associativi. Lo ammirai fin dal primo istante del nostro rapporto per il suo stile, per la professionalità, per il coraggio di entrare in rotta di collisione con il Pm di turno, per la cordialità verso i colleghi più giovani, per i consigli che mi diede in un mondo che mi sembrava troppo distante da me. È difficile, se non impossibile, spiegare a parole l’affetto e la stima che tutti abbiamo nutrito per questo grande Penalista, lo stesso sentimento che tutti i magistrati hanno sempre nutrito per Lui. Antonio era e sempre sarà la splendida espressione di come si deve essere Avvocati, di come si deve essere Amici, di come si deve affrontare l’avventura della vita. Sono addolorato, come chissà quanti. Antonio fara’ parte dei miei ricordi e della cerchia delle persone a me più care. Che la terra sia lieve a questo grande Amico.”
Un malore improvviso ha tolto ai nocerini Antonio Sarno, uno dei legali storici della città, penalista tra i più apprezzati in assoluto per cultura e preparazione ma anche per la capacità di saper parlare a qualsiasi tipo di interlocutore e di pubblico. La passione per la politica aveva radici lontane, da giovane entrò nel Partito Comunista – la generazione Verrillo tanto per intenderci – ma l’unica esperienza amministrativa la fece con Rifondazione Comunista all’inizio degli anni novanta del secolo scorso, quando più realtà si unirono pensando alla Seconda Repubblica come risoluzione di tutti i mali. Così non fu ma l’avvocato spese la sua faccia e la sua bravura da assessore col sindaco Matteo Forte.