Naturalmente la sottoscrizione degli accordi vincolanti relativi all’operazione avverrà in ogni caso una volta completata una due diligence (attualmente in corso) di tipo confermativo su alcuni aspetti rilevanti dell’attività del Gruppo La Doria secondo la prassi di mercato e raggiunta l’intesa tra le parti su tutti i termini e le condizioni dell’operazione. “Per consentire il completamento della due diligence e delle trattative – viene precisato dalla società nella nota diramata ieri – i soci riuniti nel patto di sindacato hanno concesso a Investindustrial un periodo di esclusiva fino al 20 ottobre 2021, data entro la quale si prevede la sottoscrizione degli accordi di natura vincolante relativamente all’operazione». Gli azionisti di La Doria si sono avvalsi di Vitale & CO in qualità di advisor finanziario, dello Studio Giliberti Triscornia & Associati come consulente legale e di Ernst & Young come advisor per l’attività di financial vendor due diligence.
La Doria, il gruppo salernitano leader europeo nella produzione di legumi conservati, di pelati e polpa di pomodoro nel canale retail e tra i principali produttori italiani di succhi e bevande di frutta, cambia maggioranza societaria. Perché le indiscrezioni di un passaggio di mano dalla famiglia Ferraioli – che detiene il 63% della spa – e Investindustrial Investment Holdings, per un’operazione straordinaria sul capitale della società, diventano realtà. L’intesa si dovrà concludere con il fondo di private equity di Andrea Bonomi entro e non oltre il 20 ottobre. E in Borsa il titolo, che venerdì aveva chiuso a 19,44 euro, avvicinandosi ai massimi storici toccati il primo luglio scorso a 19,68 euro (aveva poi finito a 19,52 euro), è arrivato a cedere più di 12 punti, scendendo anche sotto i 17 euro per azione, avvicinandosi così al prezzo di vendita. Le azioni, comprendendo il calo di ieri, salgono comunque del 25% da inizio anno. La capitalizzazione si aggira attorno a 520 milioni di euro, contro i circa 600 del 24 settembre.
La conferma che si sia in oramai in una fase avanzata delle trattative arriva direttamente dal gruppo che, in una nota di ieri mattina, diramata prima dell’apertura della Borsa di Milano, evidenzia come il Cda di La Doria spa è stato informato dai soci riuniti nel patto di sindacato che ricomprende una partecipazione pari al 63% del capitale (in pratica la famiglia Ferraioli), “che sono in corso trattative con Investindustrial Investment Holdings srl (“Investindustrial”) volte alla conclusione di un’operazione straordinaria sul capitale di La Doria”.
La soddisfazione di Ferraioli. Soddisfatto dell’operazione è l’ad del gruppo, Antonio Ferraioli, presidente di Confindustria Salerno che anche col passaggio di quote a “Investindustrial” manterrà la carica di Amministratore delegato. «Confido che gli accordi con Investindustrial – sottolinea – possano chiudersi entro il periodo di esclusiva e comunque a breve. L’operazione garantirebbe infatti una grande opportunità per la società ed i suoi dipendenti con una nuova fase tutta improntata alla crescita ulteriore». «La Doria – spiega Ferraioli – ha avuto negli ultimi 40 anni una crescita continua ed impetuosa diventando leader a livello europeo nei propri segmenti di mercato»; e «l’auspicato ingresso di Investindustrial rientra nella nostra strategia di sviluppo e consentirebbe alla società di espandere ulteriormente il suo raggio di attività per candidarsi a divenire una piattaforma di aggregazione del settore in cui opera». «Sono molto soddisfatto – conclude Ferraioli – di questa nuova prospettiva con un partner che si pone obiettivi molto ambiziosi garantendo al tempo stesso continuità al management (anche per quanto riguarda il mio ruolo di amministratore delegato) e stabilità ai dipendenti tutti». La famiglia Ferraioli, infatti, «crede fermamente nelle potenzialità del Gruppo e continuerà ad essere coinvolta attivamente nella gestione della società. Lo dimostra il fatto che, anche ad esito dell’operazione, alcuni degli attuali soci manterranno una quota di partecipazione rilevante».
L’intesa con Bonomi-Investindustrial. Gli accordi tra le parti per la cessione, in base a quanto comunicato al Cda, prevedono “il trasferimento, in favore di una società del gruppo Investindustrial e partecipata da alcuni degli attuali soci riuniti nel patto di sindacato, dell’intera partecipazione di maggioranza (63%, ndr), per un corrispettivo determinato in funzione di una valorizzazione delle azioni La Doria di Euro 16,50 ciascuna”. Ad esito del trasferimento – che dovrà essere autorizzato da Antitrust e Golden Power) – ci sarà “la promozione di un’offerta pubblica di acquisto sulla totalità delle azioni La Doria in circolazione, al prezzo di Euro 16,50 per azione”, con “il coinvolgimento di alcuni dei soci venditori nella gestione del Gruppo La Doria post operazione”.