«Il progetto dei lavori nell’area Pip prevedeva opere non adeguate agli attuali standard»: con tale motivazione il Comune di Sarno vara l’aumento da 386 mila euro per gli interventi nella zona industriale di via Ingegno. Con il cantiere per l’area Pip bloccato da giugno, molti in città, che siano imprenditori o semplici cittadini, si chiedevano il perché i lavori per il “Miglioramento ed integrazione delle opere di urbanizzazione primaria” si fossero fermati appena poche settimane dopo dal loro avvio. La motivazione della lunga fase di stallo degli interventi, durata per tutto il periodo estivo e che, ancor oggi, risulta in corso, potrebbe essere legata all’esigenza di elaborare una perizia di variante suppletiva, ossia un’ integrazione al progetto iniziale che comporta, comunque, un aumento di spesa. L’empasse del cantiere di via Ingegno, perciò, è stato superato dall’Ente municipale di Palazzo San Francesco con la presa d’atto della determina dell’Amministratore unico dell’Agenzia per lo Sviluppo territoriale della Valle del Sarno, ex Agroinvest, recante l’ approvazione della Perizia di Variante e Suppletiva. L’importo della perizia, nello specifico, reca un aumento rispetto all’importo originario, di 386 mila euro, con un nuova entità contrattuale di 3 milioni e 480 mila euro.
Il provvedimento, a firma del dirigente Massimo Mariconda, viene giustificato dall’Ente municipale con l’esigenza di “Adeguare le opere progettuali di elevata componente tecnologica a quelle molto più performanti presenti sul mercato, considerata l’evoluzione verificatasi in circa cinque anni dall’espletamento delle attività progettuali che risalgono al 2016, al fine di evitare la costruzione di una infrastruttura già obsoleta e non in linea con gli attuali standard”. Tra l’altro, da parte del Comune di Sarno, destinatario di un finanziamento regionale di 7 milioni e mezzo di euro per la realizzazione del progetto, è già stata liquidato una tranche pari al 30% dell’ammontare dell’appalto in favore di Agenzia per lo Sviluppo. Motivo per cui, imprenditori, cittadini e lavoratori, si augurano che d’ora in poi gli interventi di miglioramento procedano a tambur battente al fine di eliminare le numerose criticità dell’area, la quale, tra assenza di illuminazione, sporcizia e strade colabrodo, assomiglia sempre più ad un campo di guerra e meno ad un’area destinata agli insediamenti produttivi.