Quasi 100mila caratteri. È il totale delle lettere di cui è composto l’interrogatorio di garanzia di Fiorenzo “Vittorio” Zoccola – reso davanti al gip Gerardina Romaniello e alla presenza dei pm Guglielmo Valenti ed Elena Cosentino – il presunto “re delle coop” scarcerato e messo agli arresti domiciliari nella giornata di mercoledì dopo essere finito a Fuorni per l’inchiesta che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 29 persone che sarebbero coinvoltenel cosiddetto “sistema” che avrebbe condizionato gli affidamenti degli appalti della manutenzione del Comune di Salerno.
In 44 pagine vengono raccolte le parole dell’imprenditore salernitano verbalizzate lo scorso 13 ottobre: è solo la prima parte delle sue dichiarazioni che, poi, sono proseguite nel pomeriggio nel primo, vero interrogatorio investigativo a cui n’è seguito un altro nei giorni successivi. Già nella “premessa”, però, Zoccola svela questioni nuove. Inedite. Che vanno a toccare non soltanto il “sistema delle coop” ma anche i suoi rapporti con esponenti politici di spicco, gli assetti disegnati per le Regionali 2020. Le recentissime comunali di Salerno. Zoccola, infatti, ai giudici conferma il sostegno elettorale al suo avvocato difensore, Michele Sarno, tanto da avere un candidato di rappresentanza nelle liste della coalizione di centrodestra. E, soprattutto, fa una rivelazione inattesa: il “ras delle coop”, infatti, avrebbe rifiutato una richiesta arrivata dal governatore Vincenzo De Luca per sostenere una candidata al Consiglio, Paola De Roberto, poi eletta e risultata fra le più votate dell’ultima tornata. Pochi giorni fa è diventata assessore, ricevendo uno degli incarichi più “pesanti” di Palazzo Guerra: le Politiche sociali. (fonte LA CITTA’)