Con apposito atto l’amministrazione comunale ha incaricato l’avvocato Francesco Armenante per resistere al ricorso presentato dall’azienda che fino al maggio scorso gestiva la raccolta e conferimento dei rifiuti. Lo scorso giugno il responsabile comunale aveva predisposto la risoluzione immediata del contratto con la ditta Balestrieri appalti, a seguito dell’informativa Anac che dichiarava l’azienda destinataria di un’interdittiva antimafia. In questi casi, secondo la giurisprudenza e la prassi, le amministrazioni comunali, verificato quanto disposto dall’autorità prefettizia, procedono alla risoluzione del contratto di appalto. L’azienda era stata destinataria dell’interdittiva antimafia, che lo scorso maggio aveva indotto la prefettura di Napoli ad escluderla dalla white list, delle società estranee ad infiltrazioni mafiose. I legali dell’azienda si erano rivolti ai giudici del Tar campano, che non avevano accolto la richiesta di sospensiva. Gli effetti permangono. Gli avvocati dell’azienda che ha perso importanti appalti anche in altri Comuni italiani compreso alcuni dell’area siciliana, ritengono infondata l’interdittiva antimafia ed hanno più volte spiegato che la famiglia Balestrieri, proprietaria del gruppo, è stata vittima della criminalità organizzata ed ha denunciato i clan, in diverse zone d’Italia, dove le società operano. L’interdittiva continuerà a produrre effetti, in attesa di nuovi pronunciamenti. Nel frattempo, però l’ente comunale corbarese, ha dovuto far fronte ad incaricare un legale per il ricorso che la ditta ha effettuato nei confronti dell’Anac. Il procedimento giudiziario è stato incardinato al Tar del Lazio. Va detto che l’amministrazione comunale di Corbara, si è immediatamente attivata per garantire continuità al servizio e riuscendo ad evitare problematiche e criticità per la gestione dei rifiuti. Il piccolo comune dell’Agro mantiene fra l’altro uno dei più alti livelli di conferimento della raccolta differenziata.
Autore
