Gibilterra è un territorio britannico d’oltremare, fondato dai Mori nel Medioevo, governato dalla Spagna e ceduto agli inglesi nel 1731. Ultimamente, è oggetto di riflessioni in merito a quanto sta accadendo in seguito alle vaccinazioni.
A Gibilterra dal 16 novembre la percentuale dei vaccinati è pari al 118%, nel computo entrano a far parte anche i non residenti, ossia i frontalieri (cittadini residenti in uno Stato che lavorano in un altro Stato) spagnoli che quotidianamente vi si recano per lavoro e obbligatoriamente devono risultare sottoposti a vaccinazione. Tra aprile e giugno di quest’anno l’obiettivo di inoculare tutti era stato raggiunto, ma è notizia recente che le celebrazioni ufficiali del Natale sono state cancellate a causa di una crescita esponenziale delle infezioni.
Chi porta in giro il virus in un territorio chiuso dove non entra nessuno e dove tutti sono stati vaccinati? E dove i cosiddetti no vax non ci sono. Sarebbe interessante ricevere una risposta da qualche esperto in materia.
Esiste un altro aspetto che meriterebbe di essere considerato e riguarda quanto è emerso negli ultimi giorni e ha visto protagonista la Pfizer che si è resa disponibile a fornire i dati riguardanti il vaccino in commercio nel 2076.
Tutto è partito da un gruppo di medici americani che attraverso una denuncia fatta al tribunale ha richiesto, secondo il principio di trasparenza, alla Food and Drug Administration (FDA), ente governativo statunitense che regolamenta i prodotti farmaceutici, di rendere pubblici i dati in base ai quali si è deciso di procedere all’approvazione dei vaccini.
Nel documento si legge: “Il forte bisogno di trasparenza su questo prodotto è rafforzato dal fatto che il Ministero della salute (HHS), da cui dipende la Food and Drug Administration, abbia concesso una totale immunità da responsabilità economiche per un qualunque danno causato dal suo prodotto …
… Non esiste che al pubblico venga negato l’accesso a dati presentati dalla Pfizer per approvare il suo prodotto quando nello stesso momento viene imposto al pubblico l’obbligo utilizzare questo prodotto senza che abbia la possibilità di richiedere i danni per eventuali reazioni avverse …
… La FDA ha proposto di rendere pubbliche 500 pagine al mese, in base al numero stimato di pagine totali, e la pubblicazione dovrebbe completarsi nel 2076.”
In sintesi, occorrono 55 anni per avere accesso ai dati che giustifichino l’approvazione del prodotto della Pfizer.