Solo nel 2018 la Johnson&Johnson ha smesso di produrre il borotalco che per lungo tempo ha continuato a mantenere sul mercato vendendolo, pur sapendo che il prodotto n questione conteneva particelle di amianto.
La farmaceutica americana si è poi trovata a dover fronteggiare circa 38.000 cause intentate da donne che nel frattempo avevano contratto il cancro. In virtù di una legge americana che permette alle grandi corporations di ovviare a quelle che si definiscono richieste esagerate (abusive claims) dei consumatori, è possibile aggirare l’obbligo di rispondere dei danni provocati. Come? Creando una società fittizia su cui trasferire tutte le responsabilità addebitabili per poi farla fallire.
È quanto ha fatto la suddetta Johnson&Johnson trasferendo tutte le responsabilità alla società fittizia LTL che ha poi dichiarato la bancarotta e impedendo, di fatto, alle vittime che avevano denunciato, il recupero del denaro per il danno subito.
La farmaceutica ha lasciato che le richieste dei denuncianti divenissero “esorbitanti”, come indicato dalla normativa, per poi procedere al trasferimento delle responsabilità alla società fittizia e poi farla fallire, rendendola inadempiente rispetto alle richieste di risarcimento delle vittime.