… la guerra è chiamata missione di pace, la dittatura è chiamata democrazia, la precarietà è chiamata flessibilità, la propaganda di governo è chiamata informazione, la deportazione degli uomini con l’inganno è chiamata migrazione economica e lo stesso inganno è chiamato verità. In un mondo del genere era prevedibile che fossero incoronati i nuovi eroi i mediocri, perché i potenti hanno compreso che niente garantisce di più il potere che la mediocrità, perché la mediocrità a sua volta garantisce la stasi, perché non arriva mai così in alto da spostare le nuvole, anzi crea dei nuovi esseri umani che sono degli invertebrati, dei molluschi da divano pronti per essere inglobati nella nuova società carnivora. Sì, perché nella società della mediocrità in apparenza molto magnanima, molto buonista è in realtà una società feroce perché non ammette il dissenso.
È una società che vuole solo sudditi e compiacimenti, è una società in cui chiunque la pensi diversamente viene esiliato o cancellato, anzi dovremmo dire “vaporizzato” se volessimo usare il termine caro ad Orwell usato in 1984. “Vaporizzato” voleva dire proprio cancellare l’esistenza di un essere umano. Vivere in un mondo di mediocrità significa vivere in un mondo di banalità, di superficialità, di appiattimento, in un mondo privo di meritocrazia e giustizia, in un mondo in cui non fa differenza niente: vivere, morire, suicidarsi … in un mondo in cui tutto e tutti possono essere giustificati, perché è un mondo ipocrita, buonista. È un mondo in cui persino Dio è diventato una specie di Babbo Natale che come tale non può neanche portare il carbone a chi se lo merita.
Ecco la società dei mediocri è anche la società dei vili, e come diceva un altro scrittore Carlo Castaneda i vili tirano per i piedi coloro che sono intenti a volare, nella meschinità si sentono meglio se tutti strisciano. Li umilia che qualcuno possa contemplare altezze a loro irraggiungibili … e cosa fa la società della mediocrità? Cerca di diventare sempre più capillare e per farlo crea dei nuovi eroi, che sono naturalmente mediocri. E chi sono questi nuovi eroi? Sono capitani che abbandonano la nave mentre affonda, sono delinquenti scampati alla giustizia, sono uomini e donne privi di talento e di cultura che però fanno successo, molto successo, perché sono belli o sessualmente disponibili, o semplicemente raccomandati. E a tutti gli altri, a tutti noi non restano che due alternative, o aspirare a diventare come eroi mediocri, oppure essere tagliati fuori.
Naturalmente, le cose andrebbero diversamente se fossero offerti dei modelli diversi, magari dei geni me Leonardo, Michelangelo, perché visto che s’impara per emulazione sarebbe facile pensare che se un’altra persona, come me, è riuscita a fare cose straordinarie, beh, allora forse posso riuscirci anch’io, ma invece no, si vogliono mantenere dei modelli mediocri , perché impediscono qualunque forma di progresso e soprattutto distruggono completamente l’autostima, e quando tu hai distrutto completamente l’autostima di un soggetto, hai creato il consumatore ideale. Perché il consumatore ideale chi è? È una persona che si sente sempre inadeguata, mai all’altezza, non sa mai quello che deve fare. È sempre infelice, e si sa che più si è infelici, più si acquista e quindi i prodotti diventano un surrogato molto temporaneo di felicità.