
L’ex direttore del pronto soccorso del Policlinico di Modena Daniele Giovanardi, fratello dell’ex ministro Carlo, non è vaccinato e per tale motivo è stato sospeso dall’ordine dei medici.
È stato l’ex ministro a parlare di quanto accaduto al fratello che avrebbe inviato una raccomandata all’Asl locale, facendo presente di avere determinate patologie da verificare per un’eventuale esenzione; l’Asl non avrebbe risposto e ciò ha causato la sospensione dall’esercizio della professione medica.
L’ex senatore, specificando di essere vaccinato a differenza del fratello, ha aggiunto che questi non è un no vax, ma ha sempre espresso perplessità sul ricorso al vaccino definito ancora sperimentale sugli adulti e in età pediatrica, e sull’uso del green pass.
Il fatto che ci siano numerosi operatori sanitari “preoccupati” per l’inoculazione massiccia in corso dovrebbe spingere a serie riflessioni sul tema che da tempo affligge i cittadini. Accantoniamo l’incertezza delle persone che di scienza non capiscono nulla, accantoniamo i timori di chi teme le reazioni avverse che ci sono e saranno rese note da Pfizer solo nel 2076, accantoniamo i freni dei reali no vax, è possibile che tanti medici abbiano dubbi e vengano considerati dei disertori incompetenti e folli?
Una precisazione in merito alle reazioni avverse: l’FDA ha dovuto accogliere la richiesta dell’associazione no profit Public Health and Medical Professionals for Trasnparency che nel settembre 2021 le ha fatto causa con la finalità di rendere pubblica la documentazione (entro il 3 marzo 2022), che ha portato all’approvazione in via emergenziale del vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer.
L’FDA ha dovuto accogliere la richiesta e ha rilasciato i primi documenti in cui le informazioni sono riservate e la diffusione delle stesse non autorizzata, ma emergerebbero dati preoccupanti riguardo alle segnalazioni avverse (casi gravi) raccolte su base volontaria e quindi sottostimate. Inoltre, la stessa Pfizer avrebbe previsto l’aumento del personale per l’elevato numero di segnalazioni pervenute. La trasparenza è d’obbligo in questa difficile situazione.
L’assistenza domiciliare non decolla e sui mezzi di comunicazione ufficiale si parla solo di prodotti “magici” che causerebbero danni se utilizzati per curare la malattia, e si omette completamente qualunque riferimento esplicativo ai farmaci tradizionali somministrati ai malati Covid.
Certo se si accetta come veritiera l’affermazione del giornalista Severgnini che in un confronto dialettico con il filosofo Cacciari ha definito vera scienza solo quella dei soliti informati che presiedono i salotti televisivi e si considera gioco da saltimbanchi quella di altri esperti con competenze riconosciute a livello mondiale, la risposta è chiara quanto pericolosa.