il 7 dicembre Antonello Venditti non sarà a Castellammare di Stabia. Il concerto, gratuito, previso sull’arenile, viene rimandato. A causa del maltempo che non permette di organizzare al meglio l’allestimento dello scenario necessario per garantire un concerto non rischioso in tempo di covid? Probabilmente un dato che si somma al fatto che il 7 dicembre il servizio d’ordine dovrebbe essere impegnato a controllare il territorio dove normalmente si accendono alti ‘focaracchi’ per strada, tradizione storica della città ma contrastata dal comune.
Fatto sta che l’artista, sarebbe arrivato in città gratuitamente per tutti sull’arenile. Le polemiche hanno da subito accompagnato la notizia. Il budget necessario per l’evento lasciava perplessità : 170mila euro, di cui la gran parte proprio per allestire l’evento. La notizia ha suscitato reazioni circa la cifra, la necessità di utilizzare il denaro in maniera diversa, e si è sottolineato che il budget di Venditti altrove non è così alto. Ma poi si è capito che il service costava più dell’artista.
Il sindaco Cimmino in primis ha voluto ribadire da subito come necessario questo concerto per il rilancio di Castellammare. La presenza di Venditti infatti è stata promossa in sinergia con il Ministero della Cultura e con il Parco archeologico di Pompei e si inserisce nell’IMAGinACTION Tour festival, il festival Internazionale del videoclip che supporta i beni culturali. Infatti il museo di Stabia e le sue ville, insieme a Pompei, vengono riprese e verranno distribuite per diffondere la conoscenza della bellezza di questi posti .
“Un evento culturale – scrive in una nota il sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino – che rientra in un circuito più ampio di valorizzazione e marketing del territorio, perché andrà a coinvolgere anche il sito archeologico di Stabia e il Museo Libero D’Orsi, per proiettare le nostre ricchezze oltre confine in sinergia con il direttore generale dei Musei Italiani del Mic, il professore Massimo Osanna. Tante, troppe volte, si è discusso della necessità di guardare la nostra Castellammare di Stabia in una prospettiva più ampia, in una dimensione nuova. E tanti treni sono passati, senza salirci a bordo. Quella che si è presentata ora è un’opportunità unica, che non intendiamo lasciarci scappare. Castellammare diventerà il centro di un percorso culturale che inizia oggi e proseguirà anche in futuro, nel segno di una continuità di eventi di alto profilo che vedranno la nostra città al centro di un progetto di livello nazionale ed internazionale“.
Adesso bisogna attendere una nuova data e una nuova occasione.