Sembrava già fatta dopo la vittoria per 3-1 dell’andata in trasferta. Invece la Scafatese di De Felice ha dovuto attendere i rigori, dopo aver perso la sfida casalinga odierna per 2-0 dopo i novanta e passa minuti regolamentari, per aver ragione degli eterni rivali della Palmese di Pietropinto ed approdare alle semifinali di Coppa Italia fase regionale Campania. In ossequio alle ragioni di campionato, turn over da una parte e dell’altra nelle scelte iniziali di formazione.
Al 20′ tegola per De Felice, costretto a dover fare a meno anche del dolorante Lopetrone, sostituito da Cammarota; i rossoneri alzano quindi il baricentro ma scoprono il fianco alle ripartenze, tanto che le occasioni più ghiotte del primo tempo sono tutte di marca canarina, in particolare le due spettacolari invenzioni di Lino Siciliano, illuminante in fase di rifinitura, che al 33′ e al 37′ con il suo destro fatato mette davanti alla porta prima Balzano e poi Gambardella, ma in nessuno dei due casi i padroni di casa riescono a sbloccare il risultato, prima a causa dell’istintiva parata di Stasi e poi dell’imprecisa mira dell’esterno sinistro. Al 44′ allora Siciliano prova a mettersi in proprio, ma anche il suo destro a giro sul secondo palo termina di poco sulla traversa e chiude di fatto la prima frazione sul punteggio di 0-0.
Il secondo tempo si apre con l’episodio che cambia la storia del quarto di finale: al 55′ per il direttore di gara ci sono gli estremi per il penalty dopo un tocco dubbio tra Itri e Barbarisi e Befi dal dischetto riapre i giochi, anche se la Palmese resta subito dopo in 10 a causa dell’espulsione di Pontillo; De Felice inserisce De Sio, Formicola e Simonetti e proprio da un destro a giro di quest’ultimo nasce un’occasionissima per la Scafatese, con la palla che sibila vicino al palo della porta difesa da Stasi. Passano tre minuti e Itri manca di poco il bersaglio sugli sviluppo do calcio d’angolo, mentre dall’altra parte del campo è Guarro su punizione a far venire un brivido alla retroguardia canarina. Gli ultimi 15 minuti sono al cardiopalma: prima ripartenza giallobleu che si conclude con il destro di De Sio parato, poi è lo stesso esterno canarino a subire l’ennesimo infortunio della rosa canarina, costringendo i padroni di casa a chiudere in 10 dopo aver effettuato tutti i cambi. Esce in lacrime De Sio e il direttore di gara decreta ben sei minuti di recupero e nell’ultimo giro di orologio rischia di concretizzarsi lo psicodramma scafatese: all’ultimo pallone utile, infatti, Cozzolino spara una preghiera dai trenta metri che miracolosamente si insacca all’incrocio, mandando in visibilio la panchina rossonera e rimandando tutti i verdetti ai tiri dal dischetto, vista l’assenza, dalla stagione in corso, della regola del gol doppio in trasferta.
Si va alla lotteria dei rigori. Comincia la Scafatese: fa centro Siciliano. Altrettanto fa Barbarisi per gli ospiti. Ancora i gol i padroni di casa con Simonetti. Ancora pari con Fusco. Nemmeno Cammarota sbaglia da 11 metri. Si prosegue, gol anche per Cozzolino. Mira precisa anche per il baby canarino Formicola e pure per l’avversario Conte. Si decide tutto all’ultimo turno di rigori: Malafronte lo segna, invece lo specialista Guarro se lo fa parare da Cappuccio.
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