Tonia Lanzetta continua ad avere adesioni per candidature e liste (si va verso la settima?) da ogni fronte: nessuna distinzione ideologica e nemmeno d’eta. Regole precise, tanti volti nuovi oppure da volti desiderosi di rimettersi in discussione per la propria città. Il vantaggio in termini di tempo e di organizzazione sembra notevole se paragonato alla palude di tutti gli altri possibili schieramenti.
Il PD ad occhio e croce viaggia verso inevitabili primarie. Non arriva l’ok definitivo per De Maio, non decolla De Nicola, salgono le quotazioni della Fortino. Il sindaco uscente, non avendo trovato un candidato civico all’altezza del compito e del ruolo, si “diverte” a cucire e a ricucire, ricamando una volta il nome Fausto ed un’altra Paolo, creando scompiglio sia in casa Pd che in casa socialista (qualcuno non ha preso bene la nomina ad assessora della segretaria cittadina…)
Cirielli invece è stato chiaro nelle ultime ore su Alfano e Ferrigno, due signori delle preferenze: basta con esperimenti civici di qualsiasi tipo, si ragiona su nomi proposti da Fratelli d’Italia che possano tenere incollati il centro-destra o quel che resta: ulteriore tentativo per Bellacosa, primo tentativo per Maranca e attesa per capire i “desiderata” di Forza Italia, Udc e Lega. Sullo sfondo “civico” moderato restano D’Acunzi e Capaldo con tanto di Movimento.
La novità? Una riunione a casa Romano tra amici di lunga data politica dell’ex sindaco ma anche “azionisti” e “coraggiosi”. Si dice sia durata pochissimo, troppi contrasti e troppi desideri personali.
Non è decollato nemmeno il tentativo di mettersi assieme da parte di ex grillini, una parte di Potere al Popolo e ambientalisti: un solo incontro, esito impalpabile.