“I camorristi e i mafiosi sono molto vicini alla Chiesa, però come ha già detto l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia, non possono uscire dalla Chiesa con la pistola in una mano e il rosario nell’altra. Anche i parroci in Campania devono essere uomini di fegato, via i ‘Don Abbondio’. Se mettiamo i Don Abbondio nelle parrocchie continueremo a vedere lo sconcio di mani grondanti sangue che danno offerte che alcuni accettano”. A dirlo è Luigi Riello, procuratore generale di Napoli, nella conferenza stampa per l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario. “Va tolta autorevolezza a queste persone – evidenzia Riello – questa cosa deve assolutamente finire Con questo arcivescovo e tanti sacerdoti che già operano da anni con grande coraggio e incisività nell’associazionismo sia laico che cattolico e possono interagire con altri pezzi della società civile, penso che potremo fare un grande balzo in avanti in questo settore” conclude.