23 gennaio 1932: viene pubblicato il primo numero de La Settimana Enigmistica.E’ un periodico enigmistico edito ininterrottamente in Italia dal 1932; tra i più diffusi e noti settimanali del paese, ha superato i 4600 numeri e può essere acquistata anche all’estero. Pubblicato settimanalmente, dal 2 gennaio 2014 esce ufficialmente il giovedì, come scritto in copertina (precedentemente il sabato, pur venendo distribuita due giorni prima). Dall’estate 2014 la rivista è anche scaricabile in formato digitale solo su tablet Direzione e redazione hanno sede a Milano presso il palazzo Vittoria in piazza Cinque Giornate 10
La sede storica, così come leggibile sul numero 1, era ubicata in via Enrico Noë 43 a Milano«La rivista che vanta innumerevoli tentativi d’imitazione!» «La rivista di enigmistica prima per fondazione e per diffusione» (diciture sulla testata rispettivamente dei numeri pari e dispari della rivista)
La rivista venne fondata da un ingegnere sardo di nobili origini, il grande ufficiale, dottor, ingegner Giorgio Sisini, conte di Sant’Andrea. Dopo la sua morte la direzione venne assunta da Raoul de Giusti e successivamente da Francesco Baggi Sisini. La rivista nacque a Milano, in un piccolo appartamento preso in affitto da Giorgio Sisini e dalla futura moglie, l’austriaca Idell Breitenfeld, per necessità economica. Il primo numero, ancora con la testata in nero, fu pubblicato in 16 pagine il 23 gennaio 1932 al costo di 50 centesimi di lira; sulla copertina era disegnata l’immagine dell’attrice messicana Lupe Vélez tratta dalla rivista austriaca Das Rätsel, ottenuta sagomando le caselle nere del cruciverba. Ha avuto due sole interruzioni alla sua uscita a cadenza settimanale: i numeri 607 del 1943 e 694 del 1945 uscirono dopo circa due mesi a causa degli eventi bellici, e in entrambe le occasioni la rivista si scusò coi lettori. Da allora la rivista ha vantato fra i suoi collaboratori i più famosi enigmisti, tra cui lo stesso fondatore, che creò enigmi per i lettori sino agli ultimi giorni di vita, oltre a Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti. Può essere considerato, probabilmente, il capostipite dei giornali di enigmistica italiana, almeno per quanto riguarda la diffusione di quest’arte presso il grande pubblico. Tant’è vero che una delle didascalie in cima alla prima pagina di copertina, sopra il titolo, recita che la Settimana Enigmistica è “la rivista che vanta innumerevoli tentativi di imitazione!” (in passato invece che la parola innumerevoli si era arrivati a numerare la cifra delle imitazioni fino a quota 205, poi evidentemente sorpassata). Per certi versi questo periodico rappresenta una vera e propria “icona” storica dell’enigmistica italiana. Numerosi altri periodici sono infatti sorti sulla scia della sua popolarità. Una caratteristica che tuttavia rende unica la Settimana Enigmistica è quella di non accettare pubblicità al suo interno e di usarla solo in estate per la propria diffusione. Il 22 novembre 2008 ha toccato il traguardo dei 4000 numeri pubblicati; per festeggiarlo, i cinque numeri precedenti hanno ospitato un concorso dedicato all’Italia, inoltre tale numero ha avuto una foliazione di 56 pagine. Il 21 giugno 2018 invece, il trafiletto in basso ricorda che “questo è il 4500º numero della nostra rivista!”. Il 20 gennaio 2022, per ricordare il 90º anniversario, come nel 2008 sono state aggiunte otto pagine, dove sono proposti alcuni giochi storici tratti dagli anni passati, tra cui lo schema della copertina del primo numero.