Batte il tamburo lentamente: scandisce la settimana che porta al regolamento dei conti di San Valentino. Non siamo dinanzi al remake di Al Capone a Chicago, ci mancherebbe.
A Scafati il regolamento dei conti è politico-amministrativo. Il 14, all’ordine del giorno del consiglio comunale, ci sarà la sfiducia a Salvati. Insomma dietro l’angolo c’è la fine prematura di una consigliatura che fin qui si è retta su troppi rimpasti e salvataggi sulla linea di porta. Stavolta però la situazione sembra irreversibile. Una dimostrazione in tal senso è parsa la scarsa partecipazione convocato nella serata di venerdì dal primo cittadino: appena 5 consiglieri comunali presenti (assieme ai componenti della Giunta in carica). Naturalmente tutti gli sguardi, minuto per minuto, si poseranno in questi giorni sui tre dissidenti di maggioranza: Paolo Attianese, Anna Conte e Antonella Vaccaro. Il loro sì alla sfiducia, unito a quelli dei 10 consiglieri di minoranza, scriverebbe la parola fine ad una tornata esperienza di centro-destra. Salvati resta fermo sulle posizioni dei giorni scorsi: prima il no alla sfiducia, poi chiarimento e rimpasto. Nemmeno Cirielli, però, sembra abbia avuto effetto sulla dissidenza. Anzi Attianese, Conte e Vaccaro guarderebbero già al futuro: con l’organizzazione di Scarlato, papabile candidato venturo a sindaco con raggruppamento di centro-sinistra e civiche in caso di epilogo con sfiducia a Salvati, avrebbero avuto un incontro col deluchiano di ferro Picarone.