Termina con un pareggio per 1 a 1 la sfida del Maradona tra Napoli e Inter. Prima frazione di gioco di netta marca partenopea con probabilmente la peggior Inter targata Simone Inzaghi della stagione. Squadra molle e spaventata, senza idee e pochissimo fraseggio. I padroni di casa passano subito in vantaggio dopo 5 minuti grazie a un calcio di rigore assegnato tramite VAR. Il vantaggio innesta fiducia negli uomini di Luciano Spalletti che chiudono i nerazzurri all’angolo e iniziano a martellarli senza colpo ferire. Nella ripresa cambia parecchio l’Inter pareggia subito e si fa preferire ai padroni di casa in possesso palla.
Spalletti getta subito nella mischia Koulibaly ma non Anguissa, cui preferisce Lobotka per affiancare Ruiz nel cuore del gioco. L’ex Politano, Zielinski e Insigne si muovono alle spalle di Osimhen. Nessuna sorpreesa anche per Inzaghi, che punta sul sostituto naturale Dimarco al posto di Bastoni, conferma Dumfries e Perisic sulle fasce e tiene inizialmente in panchina Sanchez. Dal 1′ ci sono Lautaro e Dzeko. E il match gira subito dalla parte dei padroni di casa, con Doveri che richiamato dal Var sanziona un intervento di De Vrij su Osimhen. Insigne al 7′ non sbaglia dal dischetto, malgrado Handanovic intuisca la traiettoria. Il Napoli si gasa e legittima il vantaggio col palo esterno di Zielnski (12′) su un’altra incursione avviata centralmente ma che trova sfogo sulle fasce, dove i due binari di Spalletti riescono a sorprendere i nerazzurri. Anche perché Brozovic e compagni ora premono forte e ogni ripartenza azzurra è un rischio, soprattutto se Skriniar e De Vrij balbettano (Osimhen poi murato al 16′). Spalletti non chiede a Zielinski di asfissiare Brozovic – una sua creatura in regia -, ma Lobotka e Ruiz sono bravi a sporcare tutte le linee di passaggio e a far ripartire l’azione. L’Inter va più a spallate, fatica a trovare le punte e una volta giunta sulla trequarti avversaria sbatte contro un muro di due linee molto strette. Politano prova a stringere i denti dopo un contrasto con Dimarco, ma al 26′ deve lasciare il posto a Elmas. I centrocampisti di Inzaghi (squalificato, in panchina c’è il vice Farris) faticano ad accorciare sui due centrali avversari, Ruiz sventaglia in libertà, si va a memoria tra le linee e ogni affondo dei padroni di casa diventa una situazione di pericolo. Quando invece arriva qualche sbavatura azzurra (Koulibaly e Di Lorenzo), l’Inter pasticcia. E quando Perisic piazza una delle sue sgommate con cross, Dzeko al 36′ non riesce a imprimere forza al colpo di testa. Mentre Dumfries, liberato da Lautaro, al 41′ calcia male di destro da buona posizione. Al duplice fischio di Doveri la sensazione è che per l’Inter sia paradossalmente un affare andare al riposo sotto di un gol.
Nessun cambio durante l’intervallo. Ma cambia subito il risultato con Dzeko che al 47′ prima svirgola di testa un cross di Lautaro ma poi è bravo a sfruttare la carambola su Di Lorenzo e a battere Ospina di destro dall’area piccola. Come a parti invertite nel primo tempo, il gol sembra dare più sicurezza all’Inter, che ora tenta le giocate. Anche se un errore di Barella al 55′ lancia Osimhen, su cui è bravo Handanovic. Sul ribaltamento, Perisic sgasa e Koulibaly è bravissimo ad anticipare Dumfries, che sulla corsa stende Ospina. Si scalda Meret, ma il colombiano ce la fa. Pesante invece il giallo al diffidato Brozovic, che salterà il Sassuolo. Il croato si conferma indispensabile anche nella riscossa nerazzurra. L’Inter infatti ora preme e arriva prima sulle seconde palle, anche se poi fatica a rendersi davvero pericolosa. Cosa che riesce bene in ripartenza al Napoli, con Handanovic che al 70′ deve superarsi in uscita sull’assalto di Elmas. Al 74′ Spalletti richiama un Ruiz in calando per Anguissa. La fatica si fa sentire, crampi per Barella, mentre Skriniar perde un pallone sanguinoso. Elmas perdona, ma qualsiasi giocatore del Liverpool mercoledì in Champions difficilmente lo farà. Sanchez e Vidal sarebbero pronti ad entrare, ma il gioco non viene interrotto per 7 interminabili minuti. Dentro i cileni all’83’, fuori Lautaro e un Calhanoglu meno intenso del solito. Spalletti si copre con Jesus, Ounas e Mertens per Zielinski, Insigne e Osimhen, passando a tre dietro. L’Inter rischia cercando la vittoria con troppi uomini alti. Il Napoli però è cotto e non riesce a ripartire. E il napoletano D’Ambrosio, appena entrato per Dimarco, avrebbe anche il pallone della vittoria.
NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz (29′ st Anguissa), Lobotka; Politano (26′ pt Elmas), Zielinski, L. Insigne (39′ st Ounas); Osimhen (39′ st Mertens). A disposizione: Meret, Marfella, Malcuit, Demme, Jesus, Ghoulam, Petagna, Zanoli. Allenatore: Spalletti.
INTER (3-5-2): Handanovic; Dimarco (45′ st D’Ambrosio), De Vrij, Skriniar; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu (39′ st Vidal), Perisic; Dzeko, Lautaro Martinez (38′ st Sanchez). A disposizione: Cordaz, Radu, Gagliardini, Kolarov, Ranocchia, Darmian, Carboni, Caicedo. Allenatore: S. Inzaghi (squalificato, in panchina Farris).
ARBITRO: Doveri di Roma 1
MARCATORI: 7′ pt Insigne (N, su rig.), 2′ st Dzeko (I)
NOTE: Ammoniti: Insigne (N); Brozovic (I). Recupero: 2′ pt, 5′ st.