E’ in rada al porto di Salerno la nave che ha ricondotto in Campania i 212 container di rifiuti partiti dallo scalo del capoluogo tra il maggio e il luglio del 2020 e approdati in Tunisia. Due anni fa sarebbe dovuto essere smaltito il carico che è tornato invece da dove è partito a causa del blocco della magistratura tunisina. E’ ora destinato all’area militare di Persano nel Comune di Serre. La nave dovrebbe attraccare mercoledì mattina. In rivolta la popolazione del territorio.
Annunciati presidi permanenti mercoledì e giovedì ai due ingressi del comprensorio militare. Per Michele Buonomo di Legambiente Campania: “Non potevamo far altro che riprenderci questi rifiuti. Lasciamo che vengano analizzati e poi capiremo la cosa da fare. Tutto in estrema chiarezza e trasparenza, fornendo alle popolazioni le giuste informazioni” conclude Buonomo. Duri attacchi dal mondo della politica. “Come si può immaginare di stoccare i rifiuti provenienti dalla Tunisia a ridosso di un’area naturalistica WWF di rilevanza internazionale? Nessun rispetto dalla Regione Campania per un territorio e i suoi cittadini.
Sono aree che meriterebbero attenzioni diverse e, invece, si trovano quasi sempre a pagare per i disastri altrui”. Accusa in una nota, l’europarlamentare salernitana di Forza Italia, Isabella Adinolfi, che continua: “Non si può sfregiare così la bellezza di un territorio. La non classificazione dei rifiuti ci preoccupa ulteriormente perché potrebbe trattarsi di materiale pericoloso e, quindi, ancora più nocivo per un territorio a vocazione ambientale e agricola – conclude l’eurodeputata – Esprimo la mia vicinanza e il mio sostegno al sindaco di Serre, Franco Mennella, e a tutti i cittadini di Serre e della Piana del Sele. Il vicepresidente regionale Bonavitacola parla di una situazione temporanea, di pochi mesi, ma noi non ci fidiamo. Sappiamo bene, purtroppo, come queste emergenze poi si trasformano e durano anni. Cancelliamo questo sfregio di De Luca, difendiamo la nostra terra”.