“Chiedo che non si ripeta quanto accaduto ad Ottobre, nelle medesima occasione, e che si permetta ai tifosi Angresi di appoggiare la squadra, seguire la propria passione, nel campo sportivo della città, senza se e senza ma” ha dichiarato il primo cittadino.
Il sindaco ha chiesto di tenere in considerazione il fatto che tifosi dell’US Angri 1927 stanno dimostrando, da più giornate, di essere una tifoseria all’altezza del contesto, che esprime il suo amore per il calcio e per la maglia, supportando i giocatori in campo senza gravare sulla sicurezza pubblica.
“Nelle ultime settimane gli spalti del Pasquale Novi rappresentano ancora di più quel momento di svago, aggregazione e appartenenza, che la città di Angri meritava di sentire ancora: non solo giovani, ma anche bambini, nonni e mamme, stanno accorrendo ogni domenica al campo sportivo con il solo scopo di divertirsi e stare insieme- si legge nel testo della lettera al Prefetto– È vero, le forme di aggregazione nel tifo suscitano sempre un certo timore, ma ritengo che le colpe (passate) di pochi singoli non debbano ricadere su un gruppo intero di tifosi, a meno che non si dimostri che l’azione di quel singolo sia diretta espressione della collettività di appartenenza”.