Martedì 12 Aprile al Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, alle ore 18, si terrà la presentazione di un libro molto interessante, dal titolo Lezioni meridionali. Il Sud di oggi e il Sud di ieri: temi e percorsi, curato e presentato da Loredana Marino.
L’ ingresso è libero.
La serata si presenta interessante, piena di spunti di riflessione sia per gli addetti ai lavori che per i profani che ancora non hanno approfondito la cosiddetta Quistione meridionale, com’era solito chiamarla Antonio Gramsci.
Dopo i saluti del sindaco, Vincenzo Servalli, interverranno Isaia Sales, saggista, politico e docente, esperto delle tematiche meridionaliste, Filomena Avagliano, la rossa combattente e consigliera comunale cavese, lo scrittore Rino Malinconico e modererà il tutto l’avvocato Angela Senatore.
Gente che di sicuro saprà enfatizzare l’importanza e l’attualità della irrisolta Quistione meridionale ed anzi saprà aiutare a vedere il Mezzogiorno e la sua storia passata, presente e futura con occhi diversi.
Non vi sono dubbi che chi potrà gustarsi quest’evento sarà ripagato dalla vivacità delle menti e degli argomenti trattati, nonché dall’approccio originale ad un tema trattato da migliaia di scrittori, politici, saggisti e giornalisti nel corso dei secoli.
Infatti del Meridione e della sua storia se ne parla già da prima dell’Unificazione d’Italia e tuttora si scrivono libri e se ne discute in radio, in televisione, su Internet. Nascono frequentemente movimenti e partiti politici che cercano di cambiare lo squilibrio persistente tra Nord e Sud della penisola; ovviamente c’è chi specula sulla questione e chi invece se la prende a cuore e lotta davvero, conoscendo la verità dei fatti.
È questo il punto: per modificare lo status quo in cui il Sud languisce da secoli, per evitare che tanti giovani e meno giovani siano costretti ad abbandonare la terra natia, me compresa, bisogna conoscere la storia reale e gli eventi che hanno portato a ciò che viviamo e vediamo. Soltanto dopo aver compreso le ragioni reali della nostra condizione potremo porre le basi per un reale mutamento economico, sociale e politico del Sud.
Io parto sempre dalle parole di Gramsci del 1916, perché le ritengo corrette ed attuali: “Il Mezzogiorno non ha bisogno di leggi speciali e di trattamenti speciali. Ha bisogno di una politica generale, estera ed interna, che sia ispirata al rispetto dei bisogni generali del paese, e non di particolari tendenze politiche o regionali”.
Con questo non voglio dire che i tanti scrittori meridionalisti che si sono susseguiti nel corso dei secoli non abbiano mai dato spunti interessanti sul tema in oggetto: ne cito qualcuno: Antonio Genovesi, Giustino Fortunato, Francesco Saverio Nitti, Gaetano Salvemini, i contemporanei Giuseppe Galasso, Napoleone Colajanni, Pino Aprile, Roberto Saviano.
Ognuno di essi si è occupato di un particolare aspetto della Quistione meridionale, ma sono certa che il libro che verrà presentato a Cava martedì prossimo e su cui si discuterà vivacemente possegga quel quid in più che innoverà e pungolerà l’attenzione di coloro che ne ascolteranno la presentazione e che in seguito lo leggeranno.
Provare per credere!
Annalisa Capaldo