GIOVEDÌ 19 MAGGIO ORE 20.00
Prosegue la stagione lirica e sinfonica del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno. Giovedì 19 maggio alle ore 20.00 è il programma il Poema Sinfonico Multimediale “Le cantiche di Gaia” con la regia e direzione creativa di Antonio D’Addio.
La musica composta da Franz Liszt è uno straordinario viaggio sulle orme di Dante Alighieri. Le note e le voci accompagnano lo spettatore in un viaggio interiore sorprendente e di grande attualità. Questo allestimento è un omaggio del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno nell’ambito del Giubileo del Sommo Poeta. Si allega locandina e programma di sala.
Regia e Direzione Creativa
Antonio D’Addio
Musica di
Franz Liszt
Dante-Symphonie, 1855 – 1856
Arrangiamenti per 2 pianoforti, ensemble vocale e percussioni a cura di
Johann v. Vègh/Nicola H. Samale
Pf ensemble
Imma Battista
Tiziana Silvestri
Massimo Trotta
Rosalba Vestini
Percussioni
Gerardo Zitarosa
Direttore ensemble vocale
Marilù De Santo
Direzione della fotografia
Marina Marchesi
Performer
Rocco Serio
Direzione movimenti di scena
Massimo Vinti
Styling e Set Design
Alexa Chirila
co-produzione film
Giorgia Vaj, WAY S.p.A.
Il progetto visivo è strutturato in capitoli che rispettano la composizione dei movimenti dell’opera di Liszt.
Ad ogni capitolo corrisponde una suggestione visiva relativa ai personaggi e ai luoghi del viaggio.
‘Le cantiche di Gaia’ pone al centro la componente figurativa dell’universo della poesia dantesca, costruendo corrispondenze tra le ombre antiche e quelle contemporanee, aprendo un dialogo con il presente dove le fiamme dell’inferno saranno prelevate da immagini di repertorio degli incendi dell’ultimo anno, denunciando il tema della crisi climatica e il tema dei migranti, esplorando e attraversando la materia e la sostanza della madre terra ‘Gaia’ che l’uomo abita e distrugge.
INFERNO – primo movimento
La selva oscura
Caduta di Lucifero che genera l’inferno, caduta dei valori sociali del nostro tempo.
Caduta dell’uomo nella perdizione
Gli ignavi
Gli ignavi sono coloro che non si schierarono né dalla parte del bene né da quella del male, la loro punizione è correre inseguendo in tondo una bandiera bianca.
Ignavi sono coloro che osservano un crimine mentre viene commesso, ignava è l’Europa di fronte alle fughe per il Mediterraneo.
Caronte
Gli occhi fiammeggianti del traghettatore infernale si rivelano essere i fari di imbarcazioni alla ricerca di salvezza nel Mediterraneo.
2 cerchio – Paolo e Francesca
Trascinati da una tempesta due corpi continuano a cercarsi nell’impossibilità dell’incontro.
Incomunicabilità dei popoli.
7 cerchio – I violenti contro natura
Un uomo schiaccia con un bastone delle fronde, simbolo della manifestazione della terra e di Dio.
La città di Dite
Dalle finestre della città infernale si riconoscono colline e boschi in fiamme, sono le immagini degli incendi che hanno distrutto la flora del pianeta negli ultimi due anni.
Lucifero
Il fautore da cui deriva ogni male si riconosce nelle sembianze di un essere umano: è lui Lucifero.
PURGATORIO – secondo movimento
Natural burella
L’uomo risale verso la terra, incontra per la prima volta la propria coscienza.
La spiaggia del monte Purgatorio
E’ la prima volta che l’uomo ritorna a vedere le stelle.
Il primo passo nella terra corrisponde al primo seme di una nuova coscienza.
L’uomo – Stazio
La nuova coscienza sboccia come un germoglio.
La donna – Beatrice
L’uomo cambia sesso, diventa donna, adottando un nuovo punto di vista.
Gaia – Matelda
La nuova coscienza vede la luce attraverso la gestazione e gravidanza di Gaia, la madre terra.
I fiumi sacri
Prima di raggiungere il paradiso terrestre l’uomo deve bagnarsi nei fiumi sacri. Ghiacci che si sciolgono rivelando la flora congelata denunciano l’innalzamento delle temperature e lo scioglimento dei ghiacci.
Eden
L’uomo arriva al paradiso terrestre, è diventato un unicum con la madre terra, Gaia.
PARADISO – terzo movimento – Magnificat
1 cielo del paradiso
L’uomo guidato da un coro di angeli diventa luce attraversando lo spettro dei colori.
Una fune viene lanciata, l’uomo ascende al cielo.