Salvate in extremis le Usca della provincia di Salerno, all’ultimo giorno utile, dopo che tutto lasciava prefigura la chiusura. L’Asl Salerno ,allo scadere del termine del 30 giugno, infatti ha deciso di mantenere in vita le unità speciali di continuità assistenziale per altri tre mesi. Nel tardo pomeriggio di oggi i medici delle Usca salernitane hanno ricevuto la proroga dei contratti per i prossimi tre mesi. Si tratta di una decisione dell’azienda sanitaria salernitana di via Nizza nel rispetto della piena autonomia data dalla regione Campania alle Asl. Le Usca continueranno dunque a svolgere la loro attività per i mesi di luglio agosto e settembre. Mantenimento che, però, non prevedeva da parte della Regione Campania alcun investimento. Alla fine l’Asl ha fatto due conti ed ha partorito la proposta: non più 40 euro l’ora per 24 ore a settimana – com’è stato nell’ultimo anno di pandemia – ma 28 euro orari fino a un massimo di 12 ore settimanali.
Con la fine dello stato di emergenza l’Asrem, in applicazione di una normativa nazionale, non ha rinnovato i contratti con il personale sanitario delle Usca. La normativa prevista dalla manovra finanziaria del Governo Draghi infatti non prevede più la presenza delle unità speciali di continuità assistenziale. Le Regioni però hanno preso decisioni autonome. Oltre alla Campania, ad esempio c’è l’Umbria a regolarsi in maniera simile.
Visto che risulta necessario individuare un percorso condiviso per l’istituzione delle Unità di Continuità Assistenziale (UCA), ottimizzando la gestione e il supporto della presa in carico di pazienti in condizioni clinico assistenziali di particolare complessità. Va in questa direzione la scelta di garantire continuità lavorativa al personale medico già operativo nelle USCA, vista l’esperienza e la competenza maturate nel fronteggiare la pandemia.