Sul parquet dell’Auditorium “Oscar Niemeyer” con l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini, Muti ha scelto per Ravello e il tour estivo un programma con pagine poco conosciute ma di grande impatto emotivo: la Sinfonia in do maggiore op.37 “Roma” di Bizet, Il lago incantato, poema sinfonico op.62 di Ljadov e Les Préludes, S 97.
Poema sinfonico n.3 da Alphonse de Lamartine di Liszt. Per Muti e la ‘sua’ Orchestra giovanile cinque minuti di applausi e con una standing ovation “placata” solo dal bis, l’Intermezzo di Fedora di Umberto Giordano. Prima di congedarsi il Maestro ha parlato al pubblico di Ravello per ribadire, ancora una volta, la necessità di interventi seri per la musica, la cultura e soprattutto per i giovani: “Questi ragazzi sono il meglio dei nostri conservatori – dice il maestro – se si sono diplomati con il massimo dei voti, la loro aspirazione è trovare una sistemazione in questo mondo non solo per vivere, ma anche per fare cultura e trasferirla a voi.”