♥C’era una volta una medusa grande quanto una mano di un bambino di colore bianco e viola che veniva schivata da tutti gli abitanti del mare e dai bagnanti che ne temevano il potere urticante.
Il suo nome era Maria e non aveva neppure un amico o un compagno di giochi.
Un bel giorno, stanca di essere sola ed evitata da tutti, decise di farsi coraggio e di recarsi dal dio del mare, Poseidone, per chiedergli di renderla inoffensiva e di poter così socializzare con tutti.
Quando arrivò presso la caverna maestosa del dio marino ebbe un attimo di esitazione e spaventata dalla vista di Poseidone, che è una divinità imponente col tridente in mano, scappò via e si nascose dietro ad una grande roccia.
Mentre tremava e piagnucolava passò di lì un pesciolino argentato che conosceva la medusa Maria fin dai tempi in cui erano neonati e frequentavano lo stesso nido marino.
Il pesciolino, di nome Alberto, le disse: ” Non piangere, Maria, so perché sei venuta fin qui e di sicuro lo capirà subito anche il dio del mare. Quindi, fatti coraggio ed apri il tuo cuore senza remore e senza alcun timore. Vedrai che il tuo desiderio, o meglio, la tua richiesta verrà esaudita “_.
Maria, allora, si sentì rincuorata e, dopo aver ringraziato Alberto, bussò con i suoi lunghi filamenti alla porta della grotta divina.
Poseidone aprì all’istante ed esclamò: ” So perché sei qui, Maria. Ti senti sola ed evitata da tutti perché sei urticante al contatto e ovviamente provochi bruciore e fastidio a chi ti sfiora. Ho preparato per te un unguento magico che ti permetterà di giocare con tutti, di farti abbracciare e baciare senza provocare alcun danno. Spalmalo addosso e ricorda che Alberto è già tuo amico “_.
In effetti il pesciolino argentato aveva aiutato la medusa Maria, pur mantenendo le dovute distanze, ancor prima che Poseidone le desse il miracoloso antidoto.
Con questo aveva capito che è possibile, anzi a volte auspicabile, mantenere buoni rapporti con gli altri anche conservando un distanziamento fisico, perché in fondo ciò che conta di più è non avere distanze emotive, per così dire del cuore.
Maria decise di ungersi con l’olio magico soltanto nelle occasioni speciali, il compleanno, il Natale del mare, il Carnevale degli abissi, in modo tale da poter essere abbracciata da tutti ma con le dovute precauzioni.
Essere amici significa tutelarsi a vicenda; allo stesso modo rispettare gli altri, estranei o meno, equivale a star lontano da loro fisicamente se necessario, ma manifestare il proprio affetto e la propria vicinanza anche da lontano, anche senza obbligatoriamente abbracciarsi o baciarsi.
Annalisa Capaldo