Con il concerto alla Radura della Memoria sotto il Ponte di Renzo Piano fra i ruderi dei pilastri del Ponte Morandi, si sono aperte ieri sera a Genova le celebrazioni per ricordare la tragedia del 14 agosto di otto anni fa che vide crollare nel vuoto sulla città le auto che alle 11,36 attraversavano il ponte autostradale che sovrasta la città della Lanterna.
Alla memoria delle 43 vittime di quella tragedia che oggi il quotidiano della città Secolo XIX ricorda in apertura una per una per nome e cognome è stato dedicato il concerto di musica classica eseguito sotto il Ponte di San Giorgio eseguito dall’Accademia del Chiostro con l’ensemble di archi e il soprano Stefania Pietropaolo, con brani tratti dal repertorio vocale e strumentale classico, prevalentemente sacro. Subito dopo GAST-Gruppo Arquatese Astrofili ha posizionato i propri telescopi per l’osservazione di Saturno e, dopo le 22,30, della luna e del pianeta Giove. E sono state proiettate immagini sui piloni del nuovo ponte.
Stamani, dalle 8,30, nella Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, viene celebrata una Messa officiata dall’arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca. Alle 10,20, alla Radura della Memoria, poi, ha inizio l’arrivo dei partecipanti alla camminata in ricordo delle vittime organizzata dall’Associazione “Noi per Voi Valle Stura Masone” con i sindaci della vallata. Saranno presenti 43 bambini che porteranno un pensiero ai parenti delle vittime.
Alle 10,30, sempre alla Radura della Memoria si svolge la cerimonia in ricordo delle vittime del crollo del ponte Morandi, con deposizione di una corona di alloro della presidenza del consiglio dei ministri da parte del ministro alle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini. Anche il segretario della Lega Matteo Salvini ha annunciato, fra l’altro, la sua partecipazione. Sono previsti interventi dell’imam Salah Hussein, dell’arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca, del sindaco di Genova Marco Bucci, del presidente Regione Liguria Giovanni Toti, del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili con delega presidente del Consiglio dei ministri Giovannini, del rappresentante dei parenti delle vittime Egle Possetti.
Tanto si potrebbe oggi scrivere sul dolore, sulla natura, sull’incuria, sulla giustizia, sulla politica e sulla nuova convenzione. Preferiamo il ricordo di uno dei nostri, caduto quel giorno. Giovanni, come ha scritto l’amico e collega Agostino Ingenito, era uno di noi. Un collega giornalista che stava facendolo tutto quell’irto e difficile percorso della carriera di reporter . La passione, gli ideali e la voglia di esserci, di raccontare fatti con riprese di sguardi, facce, gesti. Sia dato onore a te caro collega cui il fato ha riservato un triste destino, con i tuoi amici mentre raggiungevi la meta di vacanza e tra le 42 vittime di quel tragico 14 agosto a Genova