Visto il caso di femminicidio di Bologna in cui non è stato possibile proteggere la vittima pur avendo ella denunciato lo stalker perché la legge non permette misure di restrizione immediata per lo stalker alla prima denuncia. Propongo di affidare dei cani da guardia addestrati alle donne che denuncino qualcuno per stalking, in modo da proteggerle in casi come quelli di Bologna, che è l’ennesimo della serie in cui muore una donna che invece andava protetta. L’uso di cani da guardia addestrati e forniti dallo stato, per la difesa personale di donne minacciate, non mi pare una cosa impossibile. Sarebbe una situazione veloce ed efficace. A mali estremi estremi rimedi. In più, con un animale amico le donne protette godrebbero anche di un sostegno psicologico non indifferente: pet therapy and woman defence!
La signora di Bologna per disperazione era al telefono con la sorella, ma che difesa poteva fornirle una persona per telefono? Di fronte alle carenze del sistema bisogna agire anche con soluzioni che sembrano strane che possono essere efficaci. Altrimenti trovatemi un’altra soluzione di pronto soccorso più efficace di una telefonata a una sorella nella paura di essere sottoposta a violenza. Mi piacerebbe tanto che nel nostro collegio alla camera dei deputati dove sono candidate quasi tutte donne, almeno una di loro facesse sua questa proposta e portasse avanti la battaglia contro il femminicidio. E se non vogliamo aspettare lo stato si può sempre fare un progetto congiunto Canili-Amministrazioni Comunali.