Il tema del caro energia, il problema che assilla famiglie ed imprese di un salasso economico senza precedenti per fare fronte alle spese per i consumi di gas e di energia elettrica, sarà al centro della discussione, di sicuro fino al giorno delle elezioni politiche. C’è poco da fare
Fino al 25 Settembre tantissimi italiani, prima di andare alle urne, si rigireranno tra le mani quel foglio di carta con il quale vengono richieste centinaia – se non migliaia – di euro per continuare ad avere luce corrente e gas in casa come in azienda: e lo faranno accumulando rabbia e voglia di cambiare rispetto a chi, negli ultimi anni, non è stato capace di dare una risposta al problema del caro energia.
Tanti, poi, sempre rigirandosi tra le mani le bollette, decideranno di non andare al voto, allargando il già prevedibile ampio fronte astensionista che si prospettava a prescindere: per assoluta mancanza di fiducia nella politica e nelle soluzioni che la stessa propone per l’emergenza del caro energia. Insomma, c’è poco da stare allegri: saranno 22 giorni di campagna elettorale con la maggioranza degli italiani presi da problemi di vita quotidiana, resa sempre piu’ complicata dalla crisi che morde, dall’inflazione che galoppa e da un’economia che non pare dare segnali di fiducia.