Posticipare ? La proposta del critico d’arte e politico Vittorio Sgarbi di posticipare l’orario di ingresso delle lezioni alle 10 ha fatto decisamente discutere. In molti l’hanno definita utopistica e sicuramente poco realizzabile in quanto non viene incontro alle esigenze dei molti genitori che accompagnano i figli a scuola al mattino che iniziano a lavorare prima di quest’orario. C’è però qualcuno che pensa che si tratti di un’idea giusta su cui vale la pena di riflettere: il maestro e giornalista Alex Corlazzoli.
Quest’ultimo, in un suo pezzo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, ha preso una posizione ben precisa a riguardo, dando ragione a Sgarbi. Secondo Corlazzoli è sbagliato costringere gli alunni a dover stare concentrati la mattina presto: “La scuola è dei bambini e per i bambini. E loro devono poter arrivare in aula non addormentati ma con un livello di serenità mentale da non compromettere la capacità di attenzione”, ha scritto.
Come si potrebbero risolvere i problemi organizzativi dei genitori? Corlazzoli a questo punto si chiede: “La scuola è dei bambini o dei genitori?” Secondo lui, la risposta corretta è la prima. “Non voglio, tuttavia, essere ipocrita. Da qualche parte se si va a lavorare alle otto i bambini devono stare. Da anni molti Comuni hanno attivato il servizio di pre e post scuola. I ragazzini arrivano a scuola anche alle sette del mattino e trovano degli educatori ad accoglierli: se vogliono giocano con loro; possono continuare a riposare se serve, oppure son liberi di leggere o fare altro. La lezione inizia dopo. Non mi sembra così difficile da capire che dobbiamo distinguere il servizio sociale dal fare scuola”, ha continuato il docente, cercando di dimostrare di comprendere i problemi di molti genitori. “Un’altra polemica: non c’è il rischio che gli studenti si ritrovino pieni di compiti da fare, una volta tornati a casa? Come ha detto sempre Giuliano, assolutamente no. Il nostro obiettivo è anche quello di modificare la politica dei compiti e della mole di studio da portare a casa”.