Padre Roberto Di Gennaro, 30 anni, originario di Pollena Trocchia, è il nuovo Parroco del Corpo di Cristo: il solenne inizio del ministero pastorale avverrà sabato 24 settembre alle ore 19,00. Padre Roberto succede a Padre Michele Alfano, scomparso qualche mese fa. La Parrocchia dal 1972 è retta dei Frati Minori Conventuali, l’ordine che ha come sede e dimora il vicino Convento di Sant’Antonio. L’allora vescovo Iolando Nuzzi affidò la Parrocchia ai francescani. Il primo parroco della nuova era, dal 1972 al 1994, fu Padre Paolo Primavera. Dal 1994 al 1997 toccò a Padre Alfonso Giuliani, dal 1997 al 2018 a Padre Damiano Antonino, seguito da Padre Michele Alfano.
Ora la scelta del Provinciale Padre Cosimo Antonino, gemello di Antonino, è ricaduta sul giovane Padre Roberto, che in un’intervista ad un sito internet rilasciata qualche anno fa, disse: “Sia nella mia infanzia che nella mia adolescenza, il Signore ha posto delle persone che mi hanno spronato e mi hanno aiutato con il loro esempio di vita cristiana, a conoscere sempre più il Suo amore paterno. Questo perché c’è stato un periodo della mia vita dove Dio era diventato per me un estraneo, pensavo solo a me stesso e a divertirmi. Tutto però è cambiato con la morte improvvisa di mia nonna materna, dove di fronte alla sua agonia l’unico suo desiderio fu quello di ricevere Gesù Eucaristico recitando fino alla fine il santo rosario. Quel suo modo di affrontare e accettare la sofferenza e la morte, affidandosi completamente al Signore, diede una scossa alla mia povera fede suscitando in me un interrogativo che mi ha portato pian piano a convertire il mio cuore. Ma io al suo posto come mi sarei comportato?. Sicuramente mi sarei ribellato e sicuramente avrei messo da parte Dio. Decisi così di partecipare alle varie celebrazioni eucaristiche con un atteggiamento diverso ossia “quello di conoscere Dio più nel profondo”, e Dio stesso mi ha aiutato in questo, quando fui invitato dal mio sacerdote a iniziare un nuovo percorso di fede attraverso il cammino neocatecumenale presente nella mia parrocchia. Con questo percorso di fede il Signore mi ha aiutato non solo ad accostarmi e a confrontarmi con la Sacra Scrittura ma mi ha aiutato anche ad affrontare le varie difficoltà della vita affidandomi alla Sua Provvidenza, che io chiamo “la carità di Dio”, e questo mi ha permesso di conoscerlo come Padre Misericordioso e Provvidente.
Terminati gli studi in odontotecnico iniziai a lavorare e ad avere una mia autonomia, ma nonostante ciò avvertivo in me il desiderio di abbracciare lo stile di vita del santo Vangelo. Inizialmente provavo timore nel lasciare tutto e seguire il Signore, ho cercato anche di allontanare in me questo desiderio puntando di fare progressi nel lavoro, fino a quando un giorno mi recai al Santuario Mariano della Madonna dell’Arco, poco distante da casa mia, e fermandomi a pregare di fronte alla sua icona quel desiderio, che ormai avevo messo da parte, divenne più forte fino a diventare un impulso di amore. Decisi così di affrontare le mie resistenze e le mie paure e di donarmi al Signore.”