Ieri s’è celebrata la 30esima giornata mondiale della salute mentale. In un mondo che vorrei non restasse soltanto un’utopia per cui dobbiamo lottare affinchè diventi realtà, la salute mentale cammina pari passo con la salute fisica, nè un passo avanti nè uno indietro ma a braccetto verso il benessere psicofisico. La salute mentale deve avere lo stesso rispetto della salute fisica.
Apriamo i nostri occhi e allontaniamo i pregiudizi e gli stereotipi inutili. Sapete il mio amore per il significato profondo delle parole. Ho cercato sul dizionario le definizioni di: Benessere: Stato armonico di salute ottimale, di forze fisiche e spirituali che può essere interrotto da una malattia, definibile come un insieme di sintomi che stanno ad indicare un processo patologico in atto. Quello che ci si aspetta è un ritorno al benessere e alla vita normale. Salute mentale: parte integrante della salute e del benessere è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità”. Malattia mentale Sindrome o modalità comportamentale o psicologica, clinicamente significativa, associata a un malessere o a una menomazione, da considerarsi manifestazione di una disfunzione comportamentale, psicologica o biologica della persona. Malattia acuta ci porta fuori dall’ordinario. Ci rende consapevoli, immediatamente, delle nostra natura umana in termini di priorità, credenze personali e risorse. La malattia irrompe nella nostra illusione di salute, controllo, e sicurezza. Ci fa rivalutare il nostro senso di efficacia. Malattia cronica è diversa. Non segue strade prevedibili che vanno dai primi sintomi alla guarigione. Piuttosto, chi soffre di una malattia cronica vive uno stato di malessere di base interrotto da periodi di esacerbazione e remissione, remissione di nuovo.
La persona soffre “a general sense of not feeling well”, è anche cambiata per adattarsi a questo stato e lo accetta persino, o cerca di accettarlo. Quando una malattia diventa cronica e procede inesorabile e porta ad inevitabili cambiamenti nella persona. La malattia mentale accompagna ogni gesto che l’individuo compie. Getta un velo su ogni pensiero e azione. Limita i sogni. Inizialmente, la consapevolezza di malattia è caratterizzata da diverse emozioni. Pensa a quando sei malato quali sono le emozioni che provi? Si può passare dalla paura, alla rabbia senza dimenticarci della vergogna e della rigidità cognitiva. Più avanti, e grazie all’aiuto di interventi efficaci la consapevolezza può cambiare da vuoto ad apprezzamento pieno di ogni momento della vita. Grazie alle informazioni scientifiche in nostro possesso e alla nostra abilità di facilitare cambiamenti, gli psicoterapeuti possono dare contributi significativi per fare vivere una vita dignitosa alle persone con una malattia cronica. E in questo processo accorgersi che si stanno arricchendo a loro volta. Accogliere le emozioni negative, guardare alle barriere e alle risorse. Sforzati di vedere il bello nel peggio. Comprendere le cause dei disturbi mentali spesso ne agevola la prevenzione, il trattamento, la accettazione e la collaborazione da parte del paziente. Rivolgiti ad uno specialista se hai anche la minima pulce nell’orecchio che qualcosa non va. Chiedere aiuto è un gesto di grande coraggio. Se non soffri tu in prima persona, la prossima volta che vieni a conoscenza di qualcuno che soffre di una malattia mentale non girarti dall’altro lato. L’indifferenza non salverà nessuno.