Sia che si tratti di violenza, dolore che di salute mentale. Allungate la mano e vi stupirete di quante persone saranno pronte a stringervela. Dal 25 Luglio al 24 Ottobre 2022 è possibile chiedere il Bonus Psicologo: “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia” è una misura volta a sostenere le persone in condizione di ansia, stress, depressione e fragilità psicologica, come conseguenza dell’emergenza pandemica e della crisi socio-economica che stiamo affrontando negli ultimi anni. La richiesta è stata approvata tra 16 e 17 febbraio 2022 dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, che consiste in contributi fino a 600 euro, per i cittadini con Isee inferiore ai 50.000 euro.
Il beneficio ha un importo fino a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia è riconosciuto una sola volta in favore del cittadino richiedente. In caso in cui la domanda viene accolta, verrà reso disponibile l’indicazione dell’importo del beneficio e del codice univoco associato, da consegnare al professionista presso cui si tiene la sessione di psicoterapia. Il Bonus psicologo deve essere utilizzato entro 180 giorni dall’accoglimento della domanda, decorso detto termine il codice univoco sarà annullato. Dai dati della Commissione UE è emerso che il 60% delle circa 300.000 domande inoltrate proveniva da persone con età inferiore ai 35 anni. Questi dati non sono sufficienti, tutti dovremmo andare dallo psicologo, si da uno bravo! Negli ultimi anni, la pandemia e il Covid-19 hanno avuto delle conseguenze negative anche sui più piccoli. Molti sono i bambini nati durante il periodo di pandemia che hanno difficoltà nel parlare, i tempi di apprendimento del linguaggio sono più lunghi. Complice la distanza e la separazione dagli altri bambini, questo comporta difficoltà nel relazionarsi e nel riconoscere gli altri. La didattica online ha determinato effetti negativi sui giovani adolescenti che sono imprigionati nel mondo virtuale e diventano sempre più soli.
Tutto questo influenza la percezione che gli adolescenti hanno di sé stessi, delle relazioni con gli altri e costituisce una frattura con i genitori che sono ormai distanti dalle trasformazioni mediali e digitali. Il Covid-19 ha avuto gravi effetti sugli adulti influenzando la percezione che gli adulti hanno di sé stessi, ha compromesso la stabilità del sé. La pandemia ha avuto due effetti negativi sugli adulti, da un lato ci ha reso tutti più soli e spaventati nell’instaurare rapporti con gli altri. Dall’altro sembrerebbe avere reso le persone più cattive ed egoiste, interessate al proprio benessere evitando gli altri. Mi auguro la domanda si estenda a tutte le fasce di età e che il suono del benessere psicofisico sia più forte del rumore dei pregiudizi e della vergogna.