L’inserimento lavorativo di tre persone con diverse fragilità è tra i risultati più importanti del progetto Agrisocial Lab presentati durante il convegno che si è tenuto il 12 ottobre nel Casale del Teverolaccio RuralHub a Succivo, luogo di confronto, discussione e crescita per realtà di agricoltura sociale che vogliono seguire percorsi orizzontali di formazione e crescita.
Il progetto, che si è avvalso della pluriennale esperienza in ambito sociale del capofila, il Consorzio Luna e la partecipazione di aziende agricole multifunzionali di grande rilevanza nel sistema agricolo campano, Terra Felix, Masseria GiòSole e La Posta Vecchia, ha consentito, inoltre, di sperimentare con modalità plurali “il profilo” di due nuove figure professionali, quella dell’imprenditore agrisociale e del tutor agrisociale, intorno alle quali poter costruire i futuri interventi nel settore. In più ha permesso alle tre aziende agricole coinvolte di avviare l’iter di registrazione all’Albo regionale delle Fattorie sociali.
Negli studi e nelle ricerche effettuate nell’ambito del progetto sono state applicate, inoltre, alcune metodologie di analisi economica finalizzate a valorizzare i fattori non monetari che si sviluppano nelle esperienze di fattoria didattica; ciò ha permesso di fare un confronto tra queste metodologie e di fornire strumenti più efficaci di analisi economica per tutte le aziende che si affacciano a questo rilevante aspetto della multifunzionalità in agricoltura.
Ad illustrare i risultati del progetto Agrisocial Lab sono intervenuti Margherita Rizzuto e Giuseppe Orefice di AICARE, la prof. Emilia Sarnataro, del Dipartimento di Medicina traslazionale della Federico II e i titolari delle tre aziende agricole partner, oltre a Raffaele Ferraro consigliere d’amministrazione del Consorzio Luna.
Al successivo dibattito sulle prospettive di sviluppo dell’agricoltura sociale in Campania, moderato da Italo Santangelo, pubblicista esperto di agricoltura sociale, hanno, partecipato Nicola Caputo, assessore regionale all’agricoltura, Michele Zannini, presidente ACLI Terra e coordinatore del Tavolo regionale dell’AS, Giovanpaolo Gaudino, portavoce del Forum del Terzo settore, Paolo Vassallo, presidente di Autism Aid, Giuseppe Miselli, direttore della Coldiretti di Caserta, Salvatore Stingo, Francesco Napoli e Giuliano Ciano, rispettivamente presidenti delle Fattorie sociali Capodarco di Grottaferrata, Capovolti di Montecorvino Pugliano e Fuori di Zucca di Aversa.
«Siamo partiti dal monito “Io non rinuncio”, posto alla base del progetto per continuare a perseguire l’idea di agricoltura identificata come agricoltura sociale, volta a favorire l’inserimento lavorativo dei soggetti più fragili attraverso Work Experience, e al contempo arricchendo anche la figura dell’imprenditore agricolo con la necessaria sensibilità sociale. Varie le tappe di processo sviluppate dal progetto presentate oggi, che vanno dalla formazione all’analisi e alla ricerca mediante la presenza costante dell’#UniversitàFedericoII. L’approccio, sia formativo che pratico, ha consentito notevoli e positivi impatti sull’azienda con una crescita produttiva sensibile. Bello il documentario trasmesso che ha mostrato in concreto il valore sociale dell’agricoltura e dei suoi positivi risvolti. L’occasione è stata utile per rafforzare l’impegno profuso dall’amministrazione regionale anche attraverso forme di sostegno specifiche già adottate in questo periodo tra dizione e che verranno implementate nella prossima programmazione. Il progetto #AgriSocialLab rappresenta una best practice che mi auguro di vedere replicata anche in altri territori. Belle le emozioni provate nel vedere le esperienze vissute dai ragazzi che hanno preso parte alle attività. L’obiettivo, condiviso con i partecipanti, è quello di implementare le attività virtuose, provando a replicarle mediante anche un intervento normativo adeguato la cui modifica è la mission del tavolo sull’agricoltura sociale appositamente istituito», il commento dell’assessore Caputo.