Con la rete dei Comuni per l’Acqua Pubblica del Distretto Sarnese Vesuviano l’Ente chiede l’annullamento delle delibere dell’EIC e di ARERA che confermano un ingiustificato innalzamento delle tariffe agli utenti, già censurato dal Consiglio di Stato
Sono due le delibere che il Comune di Nocera Inferiore chiederà – congiuntamente alla rete dei Comuni per l’Acqua pubblica del Distretto Sarnese Vesuviano – di annullare: la numero 35/2022 dell’Ente Idrico Campano e la numero 457/2022 di Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente). Secondo i proponenti i provvedimenti contengono un’erronea applicazione della metodologia tariffaria, che determina un ingiustificato innalzamento delle tariffe agli utenti, già censurato dal Consiglio di Stato e sostanzialmente riproposto in modo identico da ARERA.
Nel 2014 il Commissario Straordinario dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano – in applicazione delle disposizioni dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, ora denominata Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) – approvava le cosiddette “partite pregresse ante 2012” per la gestione Gori per un ammontare di circa 122 milioni di euro. Tale delibera (n. 43/2014) è stata dichiarata nulla per carenza assoluta di potere dal TAR Campania-Napoli. Però, l’impianto è stato confermato lo scorso agosto dall’EIC (delibera n. 35/2022), con una quantificazione delle partite pregresse ante 2012 da riconoscere al gestore Gori di 115.000.000,00 euro.
«Riconosciamo l’importanza del lavoro che stiamo condividendo con EIC e Gori nella nostra città, per il completamento della rete fognaria e per l’efficientamento della rete idrica. Infrastrutture fondamentali e interventi innovativi che vedono la Città di Nocera Inferiore camminare in sinergia con questi interlocutori – ha dichiarato il Sindaco Paolo De Maio – non possiamo però dimenticare il nostro convinto “sì” alla rete dei Comuni per l’Acqua pubblica».