A Torre Annunziata è stato il gran giorno della presentazione del progetto di Emanuele Filiberto per il Savoia. Il nipote dell’ultimo Re d’Italia Umberto I ha presentato il piano “Casa Reale Holding SpA” presso la Basilica della Madonna della Neve. Il Principe di Casa Savoia non vuole solamente investire sulla società campana di Eccellenza. Pronte diverse iniziative nel sociale per la città di Torre Annunziata, dopo le controversie delle passate settimane.
Avete intenzione di avere un’interlocuzione con altre società già grandi come il Napoli, per fare qualcosa anche insieme, ecc? Emanuele Filiberto: “Loro sono dei modelli da seguire, quindi sicuramente. Noi non vogliamo chiuderci. È giusto che il Savoia sia Torre Annunziata, ma noi vogliamo assolutamente stare ad ascoltarli e unirci insieme. Anzi faccio un appello ai tifosi: aiutateci a iniziare! Una telefonata ad ADL la farò, io lo conosco, conosco suo figlio. Sicuramente vorremmo stabilire queste partnership”.“Io penso che Torre Annunziata porterà molto di più a me di quanto le possa portare io stesso. Intanto iniziamo a riscattare il Savoia club, poi iniziamo a pensare al riscatto di Torre Annunziata, cresceremo in Campania e poi nel resto d’Italia”.“Troppi hanno sognato col Savoia. Poi si sono bruciate le ali. C’è stato un tempo per sognare. Adesso c’è il tempo di fare, di agire. La nostra volontà è quella di prendere la società. Se questi tre presidenti, moschettieri, come li vogliamo chiamare, insieme al loro collaboratore Riccardo Franceschini, vogliono cedere la società, noi siamo pronti a prenderla e a lavorarci su”. “Ieri abbiamo avuto un incontro con il mio amico Giovanni Acanfora (CEO Givova), crede in questo progetto. Sono molto contento di questo bellissimo gesto, per cui lo ringrazio. Oggi sono qui per dirvi che voglio portare insieme a tutti voi torresi questa bellissima squadra il più in alto possibile. Sono sicuro che faremo un bellissimo lavoro, se lo faremo tutti insieme“. “Voglio creare un’Accademia sportiva per prendere i nostri giovani, che sono il futuro, dalla strada e dargli un’opportunità. Vogliamo fargli fare sport, toglierli dallo schema malavitoso. Vogliamo farli sudare per il calcio, non per scappare dalla Polizia. Tutte queste iniziative le porteremo avanti, nonostante i problemi in cui versa la società attuale, che sicuramente vuole il bene della piazza e del club. Anche per questo sono sicuro che l’attuale proprietà faciliterà questa transizione“. “Abbiamo contattato la società: qualche documento è arrivato, qualcuno no. Ma noi non abbiamo paura. Noi, tutti insieme, compresi i tifosi, ci riprendiamo il Savoia e faremo cresce questa grande squadra. Non siamo qua per perdere tempo. Abbiamo tutti del lavoro da fare. Io so per certo che tutti i presenti qui hanno in testa di riportare in alto il Savoia, dove merita di stare“.