Palladino rimette Rovella al centro del gioco, di fianco a Pessina, e ci guadagna, perché l’azzurrino sarà il moto perpetuo, in costruzione e distruzione, della squadra. Nicola lascia in panchina Candreva e infila Radovanovic in regia, scelta che invece non paga perché il serbo fatica a smarcarsi per ricevere. Si capisce così lo sviluppo del primo tempo, tutto a favore del Monza. Al 13’ i brianzoli potrebbero già essere in vantaggio: cross di Mota Carvalho da sinistra, Ciurria sul palo lontano si avvita in mezza rovesciata ma Sepe è rapido nell’andar giù in deviazione bassa. Non è una giocata estemporanea. I tagli interno-esterno di Mota Carvalho, prima punta di grande movimento, sbilanciano la difesa della Salernitana. Da lì arriveranno tutti i pericoli. Anche perché la squadra campana non riesce mai a costruire e ripartire: tutte le linee di passaggio sono bloccate. All’11’ Rovella filtra per Mota: diagonale largo. Al 24’ il gol del vantaggio monzese: Caprari dentro per il solito taglio di Mota, solo che stavolta partecipa anche Carlos Augusto in sfondamento, palla bassa per lui e sinistro sotto la traversa nonostante l’opposizione di Bronn. Tempo nemmeno dieci minuti e il Monza, in completo controllo, raddoppia. Daniliuc a centrocampo sbaglia il tempo di testa, il pallone passa e Mota Carvalho può partire in campo aperto: doppio passo su Pirola – appena rientrato in campo con il turbante – e palla sotto le gambe di Sepe. Per la Salernitana solo un velleitario tentativo in rovesciata di Bronn al 17’.
Con Bohinen, Piatek e Valencia cambia anche l’impianto: da 3-5-2 a 3-4-3. La partita sembra cambiare. La Salernitana riesce ad arrivare meglio e con più uomini, e poi riesce a complicare l’inizio azione avversario (da 2 contro 3 a 3 contro 3), con Di Gregorio costretto al rinvio lungo. Ma il Monza non si scompone, esce ragionando – quanto contano Pessina e Rovella – e all’11’ colpisce il palo con Colpani: finta con il sinistro e destro rasoterra. Nicola mette anche Candreva per dare impulso all’azione ma rischia ancora su cross di Izzo per Carlos Alberto in correzione acrobatica: salva Pirola che è sulla traiettoria. Palladino legge comunque le nuove sollecitazione della partita e con Ranocchia per Colpani passa al 3-5-2: così libera Pessina in regia – la mediana a due della Salernitana non può uscire – e le corse delle mezzeali Ranocchia e Rovella. Proprio l’azzurrino al 29’ si inserisce nello spazio e serve in verticale Mota Carvalho, atterrato da Candreva. L’esterno, già ammonito nel primo tempo per proteste dalla panchina, si prende il secondo giallo. Salernitana in dieci e sotto di tre gol, perché capitan Pessina dal dischetto spiazza Sepe. Entrano anche Birindelli, Petagna e poi Vignato per un Monza che viaggia sul velluto e fa in tempo a prendere ancora due pali, entrambi con Ranocchia nel finale.