Graditi ritorni questo fine settimana sul palco del Teatro Genovesi di Salerno: Marcello Andria torna con “La luna nova – Napoli fra teatro e canzone”, che prende il titolo dal brano di Salvatore Di Giacomo e Mario Costa che apre e chiude lo spettacolo.
L’appuntamento per domani sera è alle 21:15, mentre quello di domenica alle 19.
Un viaggio sentimentale attraverso temi e motivi della memoria melodica, poetica e teatrale napoletana, che abbraccia un repertorio che per lo più s’inquadra tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento e punta sui grandi autori sul filo ininterrotto di una riflessione caratterizzata da alternanza di immagini e intonazioni. In primo luogo l’amore, cantato in tutte le sue inflessioni, dal tenero all’ironico, dal dolente al comico. Amore per l’amata, ma anche per Napoli e i suoi mille colori, gli umori, le centinaia di declinazioni del parlato e del gesto, quella teatralità che per gli abitanti della città e per chi è culturalmente affine è un po’ una seconda natura. Il quadro di Napoli portato in scena da Andria si compone di personaggi amareggiati, filosofi disincantati, altri più ingenui e speranzosi – tutto è volto a rappresentare le contraddizioni che da sempre costituiscono l’intima essenza della cosiddetta napoletanità.
«Lo spettacolo nasce dall’esigenza di ripercorrere con una sensibilità attuale, con uno sguardo che è al tempo stesso partecipe e ironico, un repertorio vario e complesso, in cui si fondono voci e figure descritte dai cantori che compongono la linea della più illustre tradizione napoletana,» afferma il regista nella presentazione dello spettacolo. «L’effetto complessivo è quello di una proposta composita nella struttura, ma fortemente unitaria nelle intenzioni, che alterna il sorriso alla meditazione, l’umorismo e la comicità a momenti più incisivamente emotivi. Gli interpreti – tutti provenienti da pluriennale esperienza nel teatro di prosa – tendono a privilegiare i significati sull’effetto vocale, gli aspetti testuali su quelli melodici, filtrando alla luce della sensibilità individuale l’eredità del passato.»
In scena accanto ad Andria gli attori Carla Avarista, Felice Avella e Gaetano Fasanaro. L’accompagnamento musicale vede Rocco Barone alla chitarra, Fulvio Marino al flauto e sax, e Gabriele Rosco al violino.